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STOP ALLA MAFIA, ARRIVANO I BAMBINI

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“Da qui la mafia non passa più”. Così ha esordito questa mattina il Sindaco di Ardea Carlo Eufemi alla cerimonia di inaugurazione della Casa Famiglia per minori “Iqbal” in via Terni, alla Nuova Florida, un complesso realizzato ristrutturando e adattando un bene confiscato alla criminalità organizzata. “Sia ben chiaro a tutti: questo passaggio da bene della mafia a bene per i bambini bisognosi è il simbolo di quanto io e tutta la mia amministrazione vogliamo, ovvero non permettere all’illegalità di trovare spazio nel nostro territorio e nel nostro Comune. Il taglio di questo nastro rappresenta la riscossa dei cittadini contro la criminalità: un segno forte della presenza dello Stato, dell’Amministrazione comunale e delle Istituzioni, che sono andati, vanno ed ancora andranno a riprendersi ciò che è stato realizzato con proventi illeciti. E’ il secondo bene che restituiamo alla collettività: qui qualcuno ha costruito una struttura con i proventi di attività criminali, noi oggi lo destiniamo a bambini bisognosi a cui diamo una speranza di vita, di educazione, di crescita e di formazione grazie all’aiuto di persone che si dedicano con forza a questo impegno. Ringrazio per questo tutta la Cooperativa Boogan che si occuperà della casa famiglia, così come tutte le Istituzioni e gli Enti, oltre che gli sponsor, che ci hanno permesso che questa opera potesse essere completata. Senza l’aiuto fattivo e la collaborazione di tutti loro non avremmo mai potuto raggiungere un risultato come questo”. La ristrutturazione dell’immobile – una villa di due piani, con giardino e garage, per un totale di 1450 mq di superficie, di proprietà di noti personaggi legati alla criminalità organizzata e, sequestrata dall’Autorità Giudiziaria nel 1996, poi confiscata e trasferita al Comune di Ardea, che l’ha riconvertita per scopi sociali, nel 2008 – è stata infatti possibile grazie a fondi provenienti da privati. Si tratta della seconda struttura inaugurata dal Comune di Ardea sul territorio, dopo il centro di aggregazione giovanile di via Bologna inaugurato nei mesi scorsi, proveniente da un bene sequestrato alla criminalità organizzata. ed ospiterà 8 bambini fino ai 16 anni di età. Ragazzi con storie difficili, senza famiglia, con famiglie in difficoltà o dalle quali hanno subìto violenza. I bambini delle classi terze della scuola media “Virgilio” di Ardea hanno aperto l’evento illustrando alcuni lavori preparati in classe sul tema dei beni confiscati alla criminalità organizzata e sulla relativa legge 109/96. “Siamo qui a testimoniare un impegno forte – ha concluso il Eufemi – nella lotta alla criminalità: qui si lotta perché la criminalità stia lontana, le Istituzioni difendono e presidiano il territorio e stanno dalla parte dei cittadini; nessuno si azzardi a cercare di fare cose che nulla c’entrano col territorio e con la gente, perché noi facciamo muro e non consentiamo a nessuno di contrastare un’azione portata avanti grazie alla sinergia delle Istituzioni, delle altre organizzazioni dello Stato e delle forze dell’ordine”.

La parola è poi passata all’assessore agli enti locali e politiche per la sicurezza della Regione Lazio, Giuseppe Cangemi, che ha spiegato come la Giunta Polverini sia intervenuta con finanziamento pubblico previsto dal piano di zona relativo all’area Ardea-Pomezia della Asl Roma H. “Finalmente inauguriamo la casa-famiglia Iqbal, simbolo della collaborazione istituzionale al servizio dei cittadini – ha dichiarato Cangemi – La struttura è ora idonea ad ospitare 8 minori di età compresa tra i 6 e i 16 anni. E’ una struttura innovativa, multiutenza, con un ampia gamma di servizi: centro educativo, spazio neutro, terapie, counseling esostegno alla genitorialità. La casa famiglia “Iqbal” è l’esempio di come, grazie alla collaborazione delle Istituzioni, si possa rendere un buon servizio ai cittadini. Stiamo lavorando affinché tali buone pratiche di servizio pubblico possano procedere più speditamente. Stiamo cercando, per quanto di nostra competenza, di rendere più snelle le procedure perché beni frutto di attività illegali possano essere resi socialmente ed economicamente utili per il nostro territorio in tempi più brevi. Mi ritengo soddisfatto di aver potuto contribuire ad una buona causa. L’Assessorato che
dirigo è sempre disponibile a collaborare in azioni che contrastino l’illegalità ed accrescano la sicurezza dei cittadini”.

Particolarmente significativa la presenza di Sindaci e rappresentanti delle città limitrofe: il Sindaco Luciano Bruschini per il Comune di Anzio, il Sindaco Enrico De Fusco per il Comune di Pomezia, il Sindaco Domenico D’Alessio per il Comune di Aprilia e l’Assessore Domenico Cianfriglia in rappresentanza del Comune di Nettuno. Presente anche Don Paolo della parrocchia San Gaetano da Thiene Nuova Florida e Mons. Gianni Masella, vicario territoriale per Ardea e Pomezia, che ha benedetto la struttura. Nel corso dell’inaugurazione sono intervenuti anche l’Assessore regionale ai Lavori Pubblici Luca Malcotti, il Presidente della “Boogan” Alessandro Angeli, il Direttore dell’Agenzia Regionale dei Beni Confiscati alle Organizzazioni criminali del Lazio Michele Lauriola, il presidente dell’Osservatorio sulla legalità e la lotta alla criminalità della Regione Lazio Rosario Vitarelli, il Consigliere regionale Antonio Paris, il Presidente dell’Ater Massimo Cacciotti, il Dirigente ai Servizi Sociali del Comune di Ardea Giovanni Cucuzza, l’Assessore ai Servizi Sociali Massimo Rosa, il Consigliere comunale delegato alle Politiche Giovanili Riccardo Iotti; il Presidente del Consiglio comunale Policarpo Volante, la Giunta comunale ed i Consiglieri comunali del Comune di Ardea. Tanti i rappresentanti delle forze dell’ordine presenti tra cui il Colonnello Rosario Castello, Comandante del Gruppo dei Carabinieri di Frascati, il Dirigente del Commissariato di Polizia di Anzio e Nettuno Fabrizio Mancini; oltre al Capitano Ugo Floccher (Comandante Compagnia
Carabinieri Anzio), il Luogotenente Antonio Landi (Tenenza Carabinieri Ardea), il Comandante Antonio Oliviero (Squadra Nautica Polizia di Stato Anzio-Nettuno).

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