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Strage di Samarate, confermato l’ergastolo per Alessandro Maja: uccise a martellate la moglie e la figlia di 16 anni

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alessandro maja

Confermata la condanna all’ergastolo per l’interior designer, Alessandro Maja. Nella notte tra il 3 e il 4 maggio del 2022, l’uomo uccise a martellate la moglie e la figlia 16enne.

L’unico a scampare al massacro fu il figlio maggiore della coppia, Nicolò Maja, rimasto gravemente invalido dopo l’aggressione del padre. Il legale dell’imputato ha già annunciato il ricorso in cassazione, sostenendo che il suo assistito soffra di una depressione con delirio distruttivo. 

Confermata la condanna all’ergastolo per Alessandro Maja

Nessuno sconto di pena per Alessandro Maja, l’interior designer di Samarate (Varese) che nel maggio di due anni fa uccise la moglie e la figlia 16enne a martellate. I giudici della Corte d’Assise d’appello di Milano hanno confermato la condanna all’ergastolo per l’imputato, con un anno e mezzo di isolamento diurno. Quella notte, Maja impugnò un martello e colpì a morte la moglie, Stefania Pivetta, 56 anni, e la figlia Giulia, 16 anni. Le due donne furono sorprese nel sonno e non riuscirono a ribellarsi alla violenta aggressione. Alla strage riuscì a scampare il figlio maggiore della coppia, Nicolò, 23 anni, che rimase gravemente ferito e tuttora sta affrontando un percorso di cure e operazioni. 

La difesa dell’imputato, su cui pendono le accuse di omicidio volontario aggravato e tentato omicidio, aveva provato a chiedere la riapertura del processo per effettuare una nuova perizia psichiatrica. La prima valutazione ha infatti ritenuto che Alessandro Maja fosse capace di intendere e di volere al momento dei fatti.

Nessun risarcimento per le cure del figlio

Questa mattina, Nicolò Maja non era presente alla lettura della sentenza perché in ospedale per sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico. Rimasto per mesi su una sedia a rotelle, il giovane non avrebbe ricevuto alcun sostentamento economico dal padre, per sostenere i costi di tutte le cure e gli interventi a cui ha dovuto e dovrà ancora sottoporsi.

nicolò maja
Strage Samarate, confermata condanna all’ergastolo – Ilcorrieredellacittà.com

 

I giudici di primo grado avevano già escluso per Alessandro Maja l’aggravante della crudeltà, mentre hanno mantenuto quelle dei rapporti familiari, concedendo all’imputato le attenuanti generiche. Il legale del 60enne ha già annunciato il ricorso in cassazione, sostenendo che il suo assistito soffra di una depressione con delirio distruttivo. Alla lettura della sentenza dei giudici della corte d’Assise d’Appello, l’imputato sarebbe rimasto impassibile

Questa mattina in aula era presente anche Giulio Pivetta, 82 anni, nonno materno di Nicolò e Giulia e padre di Stefania Pivetta. “Non credo alle sue scuse, al suo pentimento, l’ha fatto per trarre vantaggio” ha detto l’uomo ai cronisti, visibilmente commosso. 

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