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Terremoto giudiziario a Latina: sindaco, vicesindaco, 7 assessori e un dirigente indagati per la variante al piano particolareggiato

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Terremoto giudiziario a Latina: sindaco, vicesindaco, 7 assessori e il dirigente all’urbanistica sarebbero indagati a seguito delle loro decisioni prese nella delibera in merito alla variante al piano particolareggiato del quartiere Q3.

Pesanti le ipotesi di reato, che vanno dal falso all’abuso d’ufficio fino alla lottizzazione abusiva.

La vicenda, riportata da Latina Oggi, riguarda la variante al piano particolareggiato del quartiere Q3, dove si sarebbe fatto spazio a un edificio di 5000 metri quadri, oltre 25 mila metri cubi da  piazzare nell’area tra via del Lido e via Faggiana, con destinazione commerciale destinati a tre diversi punti vendita, ovviando all’intervento della Regione grazie alle dimensioni dei negozi, che sarebbero state medie e non grandi.

Ma il provvedimento non ha convinto qualcuno, tanto che  il nucleo investigativo provinciale di polizia ambientale e forestale dei Carabinieri Nipaf ha voluto vederci chiaro.

E, alla fine delle verifiche fatte dagli investigatori, risulterebbero indagati il sindaco Damiano Coletta, il suo vice Maria Paola Briganti, gli assessori Franco Castaldo, Patrizia Ciccarelli, Silvio Di Francia, Cristina Leggio, Roberto Lessio, Gianmarco Proietti, Emilio Ranieri e il dirigente all’urbanistica Paolo Ferraro. Oltre a loro sotto il mirino ci sono anche un imprenditore e un architetto.

La delibera contestata, la 457 approvata il 28 dicembre 2018 dalla Giunta senza allegati tecnici, prevede il cambio di destinazione d’uso con la realizzazione del complesso commerciale in un posto dove vige il vincolo di destinazione alberghiera.

Adesso c’è da capire se l’iter seguito dalla Giunta, che non ha mai portato in Consiglio la delibera per l’approvazione, sia stato corretto o meno: sarà quindi la Procura a decidere se i reati contestati siano davvero stati commessi da sindaco, assessori e dirigente.

Il sindaco, comunque, fa sapere di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia e di aver dato mandato all’avvocato Luca Melegari di verificare la situazione.

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