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Terribile disgrazia a Torvaianica, 17enne muore annegato

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Terribile disgrazia, questo pomeriggio a Torvaianica, dove un ragazzo di 17 anni è annegato mentre stava facendo il bagno con due suoi amici. Il giovane, che si trovava nella spiaggia libera di fianco allo stabilimento balneare dell’Aeronautica Militare, era andato al mare con alcuni compagni e, intorno alle 16:00, era entrato in acqua per fare il bagno. I suoi amici erano saliti su un canottino e con questo erano arrivati alla prima secca. Marian Nuta, questo il nome del ragazzo di origine moldava ma residente da sempre in Italia, li voleva raggiungere a nuoto, ma ad un certo punto ha fatto cenno agli amici di non farcela. Ha quindi deciso di tornare indietro, ma, alle 16:20, il ragazzo è scomparso alla vista dei suoi compagni. Preoccupati, sono tornati a riva ed hanno avvisato il bagnino dello stabilimento dell’Aeronautica. Immediatamente sono scattate le ricerche, sia in mare che dall’alto, che sono proseguite per circa 45 minuti. Il corpo esanime del ragazzo è stato notato alle 17:00, non troppo lontano dalla riva, da un surfista che, insieme ai bagnini, lo ha fatto riemergere e riportato a riva. Lo stesso surfista era passato nello stesso punto circa una ventina di minuti prima, ma non aveva visto nulla. Purtroppo il giovane, che avrebbe compiuto 18 anni il prossimo 3 settembre, era rimasto sott’acqua per più di mezz’ora e per lui non c’è stato nulla da fare. Sul posto è intervenuta un’ambulanza, l’eliambulanza del 118 Pegaso 44 arrivata da Latina, un’auto medica, i Carabinieri e la capitaneria di Porto. Il personale sanitario ha tentato la rianimazione del giovane per circa 40 minuti, ma ogni tentativo è stato vano e, intorno alle 18:30, Marian è stato dichiarato ufficialmente morto. Sul posto, per il riconoscimento ufficiale, è stato chiamato il padre, che si trovava a Roma. L’uomo, alla vista del figlio, si è sentito male ed è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari presenti. Un malore è l’ipotesi più accreditata, al momento, come causa dell’annegamento, visto che il mare era completamente calmo, ma la certezza avverrà solo dopo l’autopsia, che verrà effettuata nei prossimi giorni a Roma. Gli amici del giovane sono stati ascoltati dai carabinieri presenti per cercare di ricostruire la dinamica dell’accaduto, ma resta comunque quel “buco” di circa 45 minuti in cui Marian non si trovava, per il quale nessuno sa dare risposte.


(foto Maria Corrao)

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