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TOR SAN LORENZO: BAMBINI TRA SPORCIZIA E DEGRADO, INTERVENGONO LE FORZE DELL’ORDINE, IL PADRE TENTA DI ACCOLTELLARSI

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SONY DSCÈ stata un’operazione complessa, quella svolta oggi dai carabinieri della Stazione di Tor San Lorenzo, coadiuvati dagli agenti della polizia locale di Ardea. I militari sono infatti intervenuti in via Miramare, nella baracca abitata da una coppia rom di etnia bosniaca e dai loro 9 figli, per allontanare i figli minorenni dalla fatiscente abitazione, dove versavano in condizioni igienico-sanitarie non adatte a bambini. Della vicenda sono stati interessati anche i servizi sociali di Ardea, ed oggi la madre e i suoi bambini si sono trasferiti in un’altra abitazione, verificata dalle forze dell’ordine, a loro disposizione. L’operazione non è stata indolore: temendo che gli venissero tolti i figli da parte degli assistenti sociali, il padre, già noto alle forze dell’ordine per vari precedenti, ha tentato di accoltellarsi. Solo l’intervento degli agenti ha potuto riportare la calma, trovando come soluzione il trasferimento. La baracca e l’area intorno era ormai stata trasformata in una sorta di discarica abusiva, in totale degrado, pericolosa per la salute. I carabinieri hanno dato disposizione affinché venga fatta al più presto una bonifica, mentre la settimana prossima la baracca verrà abbattuta. Dopo il controllo effettuato alle discariche – ovvero dei pozzi  neri a servizio delle baracche realizzate abusivamente nel terreno dei 706 ettari demaniali – i militari hanno anche provveduto a sequestrare una Audi di grossa cilindrata di  proprietà del rom. Tre anni fa era già stato demolito, nella stessa posizione dell’attuale baracca e di “proprietà” dello stesso rom, un villino di due piani di centocinquanta metri quadrati cadauno, recitato da  un muro alto circa due metri. Dopo la demolizione del manufatto allo stato grezzo e dopo un periodo di permanenza in un centro di accoglienza di Latina a spese del comune di Ardea, l’uomo con la sua famiglia è tornato a Tor San Lorenzo, “riedificando” un villaggio di baracche ed una nuova recinzione come quella demolita.

Già in passato nella stessa area in cui sorge la baracca fatta sgombrare oggi, era andata a fuoco una discarica abusiva, a causa dell’incendio di una delle roulotte dei nomadi. La vicenda portò con sé molte polemiche per il cui costo della successiva bonifica del tratto incendiato, ammontante a circa centomila euro.  Ad Ardea il problema della massiccia presenza dei rom, dovuto anche alla possibilità di poter “acquistare” da alcuni assegnatari lotti di terreno demaniale a costi molto contenuti, è molto sentito, perché la comunità si fa sempre più grane, con nomadi che provengono da varie parti d’Europa. Qualche tempo fa si paventò anche la possibilità che proprio nella zona demaniale dei 706 ettari delle Salzare potesse essere trasferito il campo nomadi del comune di Roma situato a Castel Romano, ipotesi poi smentita dal sindaco di Ardea Luca Di Fiori.

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