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Tor San Lorenzo, cittadini esausti contro la microcriminalità: “Non abbandonateci”

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Nonostante le rassicurazioni provenienti dalle istituzioni, che parlano di situazione sotto controllo, nella media italiana e con personale delle forze dell’ordine adeguato alle esigenze del territorio, i cittadini di Tor San Lorenzo non si sentono al sicuro e, ancora una volta, cercano di portare all’attenzione i problemi del quartiere, a partire dalla microcriminalità. “I cittadini di Tor San Lorenzo sono stanchi e indignati per le condizioni di assoluta insicurezza e degrado nel quale sono costretti a convivere giornalmente – hanno scritto in una nota pubblica – La pressoché totale assenza di personale delle forze dell’ordine e l’inefficienza della gestione amministrativa hanno reso Ardea, una città di 50.000 abitanti, una terra di nessuno dove illegalità, insediamenti non autorizzati di cittadini comunitari ed extracomunitari senza fissa dimora, furti nelle abitazioni (le denunce sono almeno 4/5 a notte), illuminazione pubblica assolutamente insufficiente, rapine negli esercizi commerciali sono ormai di ordinaria gestione”.
“I Carabinieri locali possono solo recepire le tantissime denunce, non potendo intervenire tempestivamente visto l’organico esiguo”, proseguono gli autori del comunicato, che si firmano “I cittadini esausti di Tor San Lorenzo” e che attraverso la nota chiedono “intervento urgente per arginare questa situazione di paura e degrado che ci fa vivere barricati dentro le nostre case e non ci consente una vita serena”.
“Chiediamo – proseguono – un Commissariato di Polizia permanente per coadiuvare le forze dell’ordine locali. Chiediamo un incontro con tutti i destinatari della presente mail per coordinare interventi mirati e risolutivi di una situazione che non è più tollerabile. Pretendiamo di vivere in sicurezza una vita dignitosa. I cittadini di Tor San Lorenzo sono stanchi, arrivati al limite di sopportazione e tolleranza per una situazione che si trascina senza che nessuno abbia mai fatto qualcosa per mettere in sicurezza uomini, donne, bambini e abitazioni. Siamo stanchi e non vogliamo arrivare al punto di doverci difendere da soli. Lo Stato e il Comune dove sono? Non abbandonateci”.
Massimiliano Gobbi

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