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TOR SAN LORENZO, SEQUESTRATO STABILIMENTO BALNEARE

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IMG_3489Sequestrato sul lungomare delle Dune lo stabilimento balneare Torre Marina, ex “Pilone”. Ad apporre i sigilli alla struttura balneare che sorge su  oltre quattromila metri quadrati di arenile del demanio marittimo, gli uomini della Guardia Costiera di Torvaianica, guidati dal M.llo Giuseppe Falato. Il sequestro è stato ordinato dal giudice Zsuzsa Mendola del Tribunale di Velletri su proposta del PM Giuseppe Travaglini che, vagliate le informative del comandante Falato, ha proposto ed ottenuto il sequestro di tutta l’area e delle strutture sovrastanti. Il sequestro è stato emesso in quanto la struttura era stata data in affidamento a due società diverse, una per la ristorazione e l’altra per lo stabilimento balneare. Ma la legge non consente questo passaggio, in quanto la concessione non è affidabile per intero: in questo caso la concessione va riconsegnata. Non essendoci i titoli per l’affidamento, è stato deferito il gestore della spiaggia. Ad Ardea altri stabilimenti balneari hanno subito stessa sorte, sempre per l’alta professionalità del personale della Capitaneria di porto, che con chiarezza ha relazionato al P.M. dott. Travaglini la situazione. Ardea – paese turistico-balneare? – sta andando sempre più in decadimento, non soltanto per la mancata attuazione dei P.U.A ma per  il disinteresse e la mancanza di assistenza agli operatori balneari da parte di un’amministrazione comunale poco sensibile ai problemi della categoria. E che dire dell’abbandono del territorio, con conseguente degrado visibile su tutto il lungomare? sabbia per strada e spiaggia sporca, nessuna attività commerciale sul lungomare degna di questo nome, mancanza di fognature e mancanza di raccolta di acque piovane, che nelle stagioni invernali allagano in più punti la Litoranea. Apprezziamo la demolizione di strutture in parte dell’arenile, ma ancora restano in piedi strutture fatiscenti che neppure i rom occupano, mostrando un  degrado da dopoguerra. Per non parlare dell’invasione dei “vu cumprà” che i commercianti subiscono, senza alcuna attività repressiva del Comune.  Intanto, per fortuna, i controlli sul lungomare continuano da parte dei marinai della capitaneria di porto, sempre a caccia di abusi e irregolarità. Proprio in virtù di questi controlli il prossimo anno potrebbero essere molti gli stabilimenti sotto sequestro o chiusi per morosità del pagamento dei canoni demaniali, che in alcuni casi superano il mezzo milione di euro. Il litorale è una ricchezza che Ardea con il suo largo arenile non riesce a far decollare, ma dove, al contrario, spesso si registrano perdite di posti di lavoro.

Luigi Centore

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