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Torvaianica, sversamento di catrame nel canale: pericolo inquinamento delle acque

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fosso campo ascolano

Una patina oleosa e scura che ricopre l’acqua del canale. Così si presenta il fosso di Campo Ascolano, a Torvaianica, nel Comune di Pomezia. L’allarme è stato dato questa mattina da alcuni residenti che hanno avvisato i carabinieri, che sono intervenuti sul posto per un sopralluogo.

I militari, insieme ai tecnici Arpa e ai vigili del fuoco di Pomezia, si sono addentrati lungo il canale e hanno verificato che le acque effettivamente sono interessate da uno sversamento di catrame, che ha formato la patina oleosa sull’acqua.

I controlli

Lo sversamento, da un primo esame, probabilmente non è recente, ma persiste da tempo. Adesso è stato reso più evidente dall’innalzarsi del livello delle acque del canale dovuto alla pioggia. Lo sversamento è stato osservato nei pressi dell’aeroporto militare, ma non sembra essere originario dall’aeroporto stesso, ma – probabilmente – in una zona più alta.

Grazie all’assenza di vento nella giornata di oggi le acque sono ferme e questo rallenta l’afflusso del catrame verso il mare. I tecnici dell’Arpa hanno effettuato alcuni prelievi delle acque, che ora dovranno essere analizzate per capire il grado di inquinamento. Bisognerà anche capire da dove arriva lo sversamento. 

L’autorizzazione per lo scarico nella scolina

Il fosso di Campo Ascolano è stato più volte al centro dell’attenzione proprio per problemi di inquinamento. Tre anni fa fece discutere un’autorizzazione rilasciata senza il parere della città metropolitana, responsabile della tutela dei fossi. Si trattava, nella fattispecie, al fosso di Campo Ascolano che rischia grosso, vista l’autorizzazione rilasciata al Consorzio Formula Ambiente, azienda di gestione e raccolta dei rifiuti solidi urbani, dal Comune di Pomezia per lo scarico in una scolina che poi finisce nel fosso di liquidi innocui. “Purtroppo – aveva spiegato all’epoca l’ex consigliere Pd Paolo Zanin – non si tratterebbe di soli liquidi innocui, visto che nello stesso sito si trovano ben tre aziende diverse che andrebbero a utilizzare lo stesso scarico”.

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