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Torvaianica, tentano di entrare nella gioielleria con l’auto rubata e sfondano vetrina e serranda: è caccia ai ladri (foto)

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USANO L’AUTO RUBATA COME ARIETE PER SFONDARE LA VETRINA

“Sembra sia esplosa una bomba”. Così questa mattina Ettore Costa, noto gioielliere di Torvaianica, ha commentato lo stato in cui versa il suo negozio dopo che ignoti hanno tentato, nel corso della notte, di entrare per rubare i gioielli.
È successo prima dell’alba, alle 4:08. Quattro persone incappucciate hanno inizialmente tentato di forzare il lucchetto della serranda principale, ma, essendo blindato, non ci sono riuscite. Ma i malviventi non si sono dati per vinti e, dopo aver tolto i grossi sassi che ornano i vasi di fiori posti davanti alla gioielleria, sono saliti su un fuoristrada della Mercedes, poi risultato rubato, e hanno tentato di sfondare la vetrina colpendona ripetutamente con l’auto utilizzata come ariete.
“Da quello che si vede dalle telecamere – ha spiegato il gioielliere – per ben tre volte hanno preso la rincorsa con l’auto e si sono schiantati verso la vetrina, mandandola in frantumi”.
Ma il frastuono fatto e il suono dell’allarme ha allertato gli abitanti della zona e i Metronotte di turno, che sono immediatamente corsi sul posto e hanno chiamato le forze dell’ordine.
I banditi, visto che l’allarme era scattato, hanno quindi preferito darsi alla fuga prima che giungessero sul posto i carabinieri della Stazione di Torvaianica.
“Non sappiamo se hanno portato via qualcosa dalla vetrina, dobbiamo ancora fare l’inventario – ha dichiarato Ettore Costa – Di certo hanno distrutto il negozio: è indescrivibile lo spettacolo che si è presentato sotto i nostri occhi quando siamo arrivati qui”.
Vetrina esterna distrutta, così come molte vetrine interne, serranda parzialmente divelta e accartocciata su se stessa, una porta in legno distrutta e tanti altri danni, ancora da quantificare, sono il risultato di questo tentativo di furto, sul quale indagano i carabinieri, che hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza.

Anna Maria Greco

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