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Truffa del “cellulare caduto”: coppia di ladri di nuovo in azione al parcheggio del centro commerciale

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16PINITruffatori di nuovo in azione, nel parcheggio del Centro Commerciale “16 Pini” di via del Mare.

Ieri sera un’insegnante di un Liceo di Pomezia, residente ad Ardea, dopo essersi recata a fare acquisti ha raggiunto la sua auto e, una volta salita al volante e poggiata la sua borsa sul sedile del passeggero, è stata avvicinata da un ragazzo che ha bussato al suo finestrino per dirle che le era caduto qualcosa mentre saliva a bordo. “Ho risposto che non mi era caduto niente – racconta la donna – ma, istintivamente, ho aperto leggermente lo sportello ed ho guardato a terra, dove c’era un telefonino rosso. Ho quindi detto al ragazzo che non era il mio. E’ stato un attimo: mentre parlavo ho realizzato che poteva trattarsi di uno scherzo o, peggio, di una truffa. Troppo tardi: appena mi sono girata mi sono accorta che la mia borsa era sparita. Ho iniziato ad urlare, ma nessuno è intervenuto”. La signora aveva parcheggiato al piano terra, all’aperto. “Essendo piuttosto atletica, ho pensato di inseguire il ragazzo, ma poi ho pensato che poteva essere un altro trucco per rubarmi l’auto ed ho desistito. Per fortuna nella borsa non c’erano più soldi, visto che avevo speso tutto, ma c’erano comunque i documenti e le chiavi di casa, per cui ho dovuto cambiare immediatamente la serratura”. Ma la professoressa non è stata l’unica vittima nella stessa giornata. La mattina un’altra donna, che aveva lasciato la sua auto nel parcheggio sotterraneo, è stata avvicinata dallo stesso giovane, che ha utilizzato la stessa tecnica: mentre lui distraeva la donna, il complice velocemente apriva lo sportello lato passeggero e si impossessava della borsa.  Il bottino, stavolta, è stato alto: l’intera pensione, che la donna aveva ritirato alla posta appena un’ora prima. Lo stesso modus operandi è stato usato anche un paio di giorni fa, sempre ai danni di una donna. Concordi le testimonianze: si tratta di un ragazzo tra i 20 ed il 25 anni, alto circa 1,75, moro, con la faccia tonda, pur essendo di corporatura normale. Il giovane è italiano ed è vestito da “bravo ragazzo”.  Non si ha invece l’identikit del complice. Dopo i colpi, i due sono sempre fuggiti a bordo di un’auto bianca.

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