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Uccisero il padre violento che maltrattava la madre: Alessio e Simone Scalamandrè condannati a 21 e 14 anni

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La notte dell’omicidio, Pasquale Scalamandrè, 68 anni, con alle spalle una denuncia per maltrattamenti da parte della moglie, ignorò il divieto di avvicinamento imposto dal giudice e andò a casa dei figli, tentando di persuaderli a ritirare le accuse contro di lui, in vista del processo che si sarebbe svolto di lì a breve. 

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Condannati i fratelli Scalamandrè – Ilcorrieredellacittà.com

 

Tra il padre e i due figli scoppiò una violenta lite, culminata con l’omicidio dell’uomo. Quando i soccorsi giunsero nell’appartamento di famiglia in via San Biagio, in Valpolcevera, per la vittima non c’era più nulla da fare. 

Condannati i figli di Pasquale Scalamandrè

“È un momento difficile, molto negativo. Le sentenze non si commentano, ma si impugnano. Cercheremo di cambiare ancora una volta questa sentenza”. A parlare è il legale di Simone Scalamandrè, uno dei due fratelli imputati nel processo per l’omicidio di Pasquale Scalamandrè, il 68enne ucciso il 10 agosto del 2020 e padre di Simone e Alessio, imputato in concorso con il fratello Simone. Questo pomeriggio è stata emessa la condanna per il 26enne nel nuovo processo di secondo grado. 

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Alessio e Simone Scalamandrè condannati – Ilcorrieredellacittà.com

 

La corte d’Assise d’appello bis ha confermato la sentenza di primo grado. La Procura generale di Milano aveva chiesto di condannare a 8 anni e 6 mesi Simone, mentre per Alessio aveva proposto una pena a 11 anni concordata con la difesa. Entrambi i fratelli erano presenti in aula alla lettura della sentenza. 

L’omicidio di Pasquale Scalamandrè

Era la sera del 10 agosto del 2020 quando Pasquale Scalamandrè, 68 anni, fu ucciso nella sua abitazione di via San Biagio, in Valpolcevera, Genova. L’uomo, che la sua ex moglie aveva già denunciato per maltrattamenti, si recò a casa dei due figli, Alessio e Simone, 30 e 22 anni all’epoca dei fatti per persuaderli a ritirare le accuse contro di lui, in vista del processo che si sarebbe svolto di lì a breve.

Tra la vittima e i due ragazzi scoppiò una violenta lite e l’uomo finì per morire sotto i colpi di mattarello sferrati dai due ragazzi. Alessio, che si è sempre assunto la responsabilità del delitto, lo avrebbe colpito più volte. Quando i soccorsi giunsero nell’appartamento di famiglia per la vittima non c’era più nulla da fare

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