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UFFICI SPORCHI, ARRIVANO LE PRIME ISPEZIONI

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Dopo l’articolo “Sporcizia all’ufficio tecnico” pubblicato da diversi giornali, ieri i locali dell’intera palazzina di via Laurentina sono stati ispezionati dalla responsabile dell’ufficio economato, la stessa persona che autorizza le fatture per  i pagamenti alla ditta. E proprio a seguito dell’articolo, ieri mattina nel piazzale – alla
presenza di tecnici, impiegati e cittadini che attendevano per entrare negli uffici – il giornalista autore del pezzo è stato aggredito verbalmente da alcune persone.

Durante il giro nella palazzina, la funzionaria ha constatato quanto riportato nell’articolo: gli impiegati dei vari settori hanno accompagnato la funzionaria nel giro ispettivo facendole notare non soltanto la polvere sui computer ma anche sui davanzali delle finestre delle scale, i sanitari neri, i vetri non lavati. Altri dipendenti hanno mostrato le ragnatele sui muri, le scale non propriamente pulite. Altri tecnici hanno fatto notare come alcune macchie di bevande sui pavimenti vi insistano da diverse settimane.  Alcune giovani architetti hanno passato il dito sugli interruttori per far vedere la polvere che restava attaccata al dito. A notare sdegnato lo stato con cui la ditta vincitrice dell’appalto effettua il servizio anche il consigliere Ettore Antinucci,arrivato all’ufficio tecnico proprio per verificare quanto ci fosse di vero nella segnalazione, il quale ha notato come il parcheggio e
l’ingresso fossero in uno stato di totale abbandono. Il rappresentante sindacale degli impiegati, insieme ad un architetto, ha confermato che gli  impiegati la mattina sono costretti ad attendere all’esterno, perché i lavori vengono ultimati in genere un’ora dopo l’ingresso dei dipendenti comunali. La funzionaria incaricata del controllo si è risentita con i dipendenti per non aver mai avvisato nessuno, insistendo sul fatto che “se non usciva l’articolo sul giornale non avremmo mai saputo nulla, e magari avremmo pagato lavori che non sono stati effettuati o effettuati male”.
Va fatto notare che da anni nessuno effettua controlli sulle ditte appaltatrici: né dipendenti, né dirigenti e, peggio ancora, né politici, neanche quelli che stazionano per l’intera giornata in questo stabile, si erano mai accorti della polvere sulle apparecchiature, dei pavimenti e delle scale sporche, dei vetri non lavati a scadenza prevista. Quello che ci si chiede, a questo punto, è: cosa riferiscono di aver fatto le lavoranti della ditta appaltatrice nelle ore previste dal contratto e che i contribuenti pagano?

Luigi Centore

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