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UNIVERSITA’ DI POMEZIA, DIPENDENTI IN SCIOPERO

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I dipendenti del Consorzio dell’Università di Pomezia dicono basta e proclamano uno sciopero per mercoledì 15 giugno. Motivo della protesta i continui ritardi nei pagamenti degli stipendi, che sono culminati nell’ancora mancato pagamento delle spettanze del mese di Maggio.

“Sono mesi che denunciamo una situazione insostenibile – ha spiegato Renzo Antonini, segretario regionale della FLAICA CUB, l’organizzazione sindacale promotrice dello sciopero – ma il Consiglio di Amministrazione è sordo a qualsiasi richiesta. Mercoledì, nel corso della giornata di sciopero, si svolgerà un’assemblea nel corso della quale verranno denunciati tutti i problemi che giornalmente i lavoratori dipendenti sono costretti a vivere. Annunciando questa protesta, abbiamo avvisato il Presidente del Consorzio, il dott. Piergiorgio Crosti, e l’intero CdA che, qualora nel corso della giornata i lavoratori delle società cooperative che insistono all’interno del Campus dovessero in qualche modo sostituire i dipendenti in sciopero, verrà chiamato immediatamente l’Ispettorato del Lavoro per gli opportuni provvedimenti”. Ma le lamentele non riguardano solo l’irregolarità dei pagamenti. “Vengono inviate comunicazioni che non corrispondono mai alla realtà: da ciò si denota il poco rispetto nei confronti dei lavoratori. Abbiamo inoltre rivolto una precisa domanda al Consiglio di Amministrazione: vogliamo sapere se all’interno del Consorzio si verifichino casi di interposizione di manodopera, in particolare nella reception, nel bar della hall e negli uffici”. I dipendenti del Consorzio sono solo 27, a fronte di più di un’ottantina di lavoratori delle varie cooperative che collaborano a vario titolo con l’Università. “I lavoratori chiedono inoltre rassicurazioni sul loro futuro – ha aggiunto il dott. Paolo Bonanni, rappresentante sindacale UGL, in una nota inviata  al Consorzio per l’università di Pomezia – Quello che preme sapere è quale sarà il destino del Consorzio, se vi è una reale volontà di proseguire nella realizzazione del Campus delle Università di Pomezia o di conoscere quali saranno gli ulteriori potenziali sviluppi”. Voci insistenti danno infatti per certa una vendita ai privati, mentre dall’altro lato l’amministrazione, almeno fino a qualche settimana fa, tendeva alla rassicurazione mostrando  l’interesse per la sede pometina da parte di Università prestigiose come Tor Vergata.

“Sono stati fatti troppi sprechi, ed ora ci troviamo in condizioni disastrose. Basta con le chiacchiere, i proclami e le promesse, vogliamo i fatti, non le favole”, ha dichiarato un dipendente che preferisce rimanere anonimo.

Adesso l’ultimatum è lanciato: se entro la giornata di martedì 14 Giugno gli stipendi non verranno pagati, mercoledì tutti i dipendenti incroceranno le braccia.

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