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UOMO UCCISO E CARBONIZZATO: PRESI I TRE KILLER

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Meno di 10 giorni per identificare i colpevoli. Sono un ventunenne di Ardea e due pluripregiudicati – uno originario della Sicilia, l’altro della Calabria, ma entrambi residenti a Lanuvio – gli assassini di Salvatore Polcino, il 52enne ucciso il 27 gennaio e ritrovato carbonizzato in una buca all’interno di un campo in zona Borgo Santa Fumia, nelle campagne di via Ardeatina. A scoprire ed arrestare i colpevoli i Carabieri della Compagnia di Pomezia, guidati dal Maggiore Rodrigo Micucci e coadiuvati dai Militari del Comando Provinciale di Roma. Nel giro di pochi giorni gli uomini dell’Arma sono dapprima riusciti ad identificare il cadavere grazie al DNA ricavato da una mano non bruciata, poi, attraverso serrate indagini, a rintracciare i colpevoli, a cui è già stato notificato un decreto di fermo, emesso dai P.M. Pierfilippo Laviani e Fabio Santoni della Procura della repubblica di Roma. Sotto l’abitazione del ventunenne, ad Ardea, i Carabinieri hanno trovato numerose armi – due pistole e quattro fucili – ora sequestrate, che presto verranno analizzate dagli investigatori del RIS. All’origine dell’omicidio di Salvatore Polcino, noto alle forze dell’ordine per droga, sembra esserci una lite dovuta alla spartizione del territorio per lo spaccio di sostanze stupefacenti. I tre assassini avrebbero portato la vittima sul campo di via Ardeatina con una scusa. A riparo da occhi indiscreti, l’uomo è stato colpito da diversi colpi, esplosi con armi diverse. I killer hanno poi dato fuoco al cadavere e iniziato a scavare una buca con un escavatore per nasconderlo, ma il mezzo utilizzato si è incendiato. I colpevoli non erano più tornati nelle loro abitazioni: il 21enne di Ardea era fuggito a casa di amici in Abruzzo, mentre gli altri due si trovavano in un’abitazione di Ciampino.

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