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Dall’espulsione dall’Aeronautica alla guerra in Ucraina: Giulia Schiff si arruola volontaria

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E’ partita come volontaria per combattere l’invasione russa in Ucraina, a fianco dell’esercito locale e dei cittadini che stanno difendendo la loro nazione. L’ex pilota dell’Aeronautica Militare italiana Giulia Schiff è tornata a far parlare di se’, questa volta oltre il confine nazionale e senza polemiche.

Giulia Schiff volontaria nella guerra in Ucraina

La Schiff è l’unica donna della sua legione, partita volontariamente per l’Ucraina, per aiutare la popolazione locale a combattere questa spietata guerra che continua a mietere vittime innocenti. Il viaggio che Giulia sta affrontando si svolge in varie tappe, molte delle quali restano segrete. Una volta arrivata a Kiev è riuscita ad entrare nel gruppo militare grazie ad alcuni contatti locali. Dopo alcuni giorni di addestramento terrestre, non come pilota d’aerei quindi, Giulia è già stata impegnata in diverse missioni nel territorio circostante la capitale Ucraina.
Questa sera la sua storia sarà trasmessa, insieme ad altri fatti legati alla guerra in Ucraina, in un servizio de Le Iene, in prima serata su Italia 1.

Il passato pieno di polemiche

Giulia Schiff in passato è stata travolta dalle polemiche dopo aver denunciato episodi di nonnismo durante il suo addestramento alla scuola di volo di Latina. Come conseguenza l’Aeronautica Militare l’aveva espulsa per “inattitudine al servizio militare”.
Giulia aveva raccontato di essere stata sottoposta al cosiddetto «battesimo del volo» una specie di rito a cui devono sottoporsi gli allievi freschi di abilitazione. La ragazza, come si vede in un video, era stata sballottata qua e là dai commilitoni malgrado le sue resistenze – «Mi fate male! Mi fate male!» – fino al tuffo conclusivo nella piscina. In mezzo tante botte, più o meno forti, e schiaffi. Chi ha frequentato gli ambienti militari parla di semplice rito. Fatto sta che alla fine del video, tra applausi e abbracci (degli altri), Giulia era scoppiata in lacrime.

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