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‘Dammi le chiavi della macchina’: ma non ha la patente. E poi distrugge l’appartamento, in casa anche la madre disabile

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entra in un asilo e minaccia la cuoca, poi la deruba ed infine abusa di lei. Indagini della Polizia

Gli agenti del commissariato Prenestino, diretto da Roberto Arneodo, hanno arrestato un 44enne italiano, R. M. responsabile di maltrattamenti in famiglia e resistenza a Pubblico Ufficiale.

I fatti

I poliziotti sono intervenuti in via Atessa a seguito della segnalazione di una persona in escandescenze e, giunti sul posto, hanno udito immediatamente forti urla maschili provenire dallo stabile e contestualmente a pochi metri hanno notato una donna in lacrime che chiedeva aiuto. Questa ha riferito di aver chiamato la Polizia perché il fratello, a seguito di una lite per futili motivi, scatenata dalla richiesta dell’uomo di avere le chiavi della sua autovettura e del rifiuto ricevuto dalla donna poiché il fratello non aveva la patente di guida, ha iniziato a distruggere l’appartamento dove si trovava anche la madre disabile, costretta su una sedia a rotelle. Gli agenti, entrati immediatamente nello stabile, hanno trovato sulla rampa di scale l’uomo a torso nudo in stato di agitazione che, alla vista dei poliziotti, si è precipitato nuovamente all’interno dell’appartamento. Sul pianerottolo, invece, gli agenti hanno visto un’anziana donna su una sedia a rotelle che a fatica cercava di allontanarsi dall’abitazione. Quando i poliziotti hanno cercato di fermarlo temendo che stesse cercando un’arma o un oggetto atto ad offendere, l’uomo si è scagliato contro quest’ultimi che sono riusciti a fermarlo soltanto grazie all’intervento di altri agenti che erano giunti in ausilio sul posto. La sorella ha riferito agli agenti che l’uomo, già arrestato in precedenza a causa del suo comportamento violento,  dopo la scarcerazione ha alternato periodi di tranquillità ad altri estremamente violenti, causati probabilmente dal consumo di sostanze stupefacenti da parte dello stesso. L’uomo è stato arrestato e associato presso la casa Circondariale di Regina Coeli.

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