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Desirée, la Polizia ferma due uomini stranieri irregolari: l’accusa è di stupro e omicidio

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Arrivano i primi due fermi nella terribile vicenda che ha visto la morte della giovane 16enne Desirée Mariottini, la ragazza di 16 anni di Cisterna di Latina trovata senza vita la mattina del 19 ottobre in un casolare abbandonato nel quartiere San Lorenzo a Roma.

Nella nottata il personale della squadra mobile di Roma e del commissariato San Lorenzo hanno infatti eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla locale Procura della Repubblica nei confronti di due cittadini senegalesi irregolari sul territorio nazionale.

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Ci sono i primi due fermi per la morte della giovane Desirée, la 16enne di Cisterna di Latina trovata morte a Roma in un casolare a San Lorenzo dopo essere stata abusata. Si tratta di GARA MAMADOU nato in Senegal il 20.11.1991, irregolare sul territorio italiano, e MINTEH BRIAN nato in Senegal il 19.08.1975, anch’egli irregolare sul territorio italiano.

I due sono ritenuti responsabili, in concorso con altri soggetti in via di identificazione, dei reati di violenza sessuale di gruppo
cessione di stupefacenti, e omicidio volontario ai danni della 16enne.

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Il fermo dei due cittadini stranieri irregolari, ritenuti parte attiva nella morte nonché delle violenze subite dalla giovane Desirée Mariottini, è stato disposto a seguito delle attività investigative incessantemente svolte dalla III e IV Sezione della locale squadra mobile e dal commissariato San Lorenzo coordinate dai Magistrati del Gruppo Violenze della Procura della Repubblica di Roma che hanno permesso di accertare che i fermati, in concorso con altri soggetti in via di identificazione, nel pomeriggio del 18 ottobre u.s. hanno somministrato sostanze stupefacenti alla minore in modo da ridurla in stato di incoscienza e ne hanno abusato sessualmente, così cagionandone la morte avvenuta nella notte del 19 ottobre.

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Ieri intanto era stato rivelato il contenuto dell’ultima chiamata che Desirée Mariottini, la ragazza di 16 anni di Cisterna di Latina trovata senza vita in un casolare abbandonato nel quartiere San Lorenzo a Roma, avrebbe fatto alla nonna materna. Poche parole, prima della tragica morte: “Ho perso l’autobus, resto a Roma”. Poi più nulla.

Su quanto accaduto in quella struttura fatiscente poi, preda di sbandati e degrado, l’ipotesi in campo che la ragazza sarebbe stata abusata quando ormai non era più cosciente è stata confermata dagli investigatori. A portarla in quello stato la somministrazione di alcune sostanze stupefacenti da parte degli indiziati sottoposti a fermo nelle scorse ore.

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