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DIFFERENZIATA: ECCO I DATI DIFFUSI DAL MOVIMENTO 5 STELLE

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Si è svolta questa mattina, nella sede del Movimento 5 Stelle di Pomezia, la conferenza stampa annunciata nei giorni scorsi dal consigliere Fabio Fucci in merito ai dati relativi alla raccolta differenzia. “La raccolta differenziata “porta a porta” come unico unico mezzo per chiudere il ciclo dei rifiuti – ha dichiarato Fucci attraverso una nota diffusa anche a tutti gli iscritti e simpatizzanti del Movimento – Lo diciamo ormai da anni e la legge (Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152) prescrive che si raggiunga almeno il sessantacinque per cento di differenziata entro il 31 dicembre 2012”.

Pomezia è in linea con i parametri imposti dalla legge?

“A detta del sindaco ci saremmo vicini, visto che un paio di mesi fa De Fusco aveva dichiarato che la percentuale di differenziata a Pomezia era pari al 40%. E’ del tutto evidente a chi vive a Pomezia che tale percentuale non è rispondente alla realtà. La percezione, anche visiva, è quella di una città in cui si differenzia poco e male. Per tradurre le percezioni in riscontri concreti, noi del Movimento Cinque Stelle Pomezia abbiamo voluto “vederci chiaro” e recuperare presso l’ufficio comunale competente i dati della raccolta rifiuti. Ciò che emerge è un quadro sconfortante che va oltre le peggiori previsioni e che smentisce le cifre “sparate” dal sindaco De Fusco”.

I grillino diffondono i dati forniti, dietro apposita richiesta, dal Settore Tutela Ambiente.

A quanto ammonta quindi la percentuale di differenziazione dei rifiuti a Pomezia?

“30%? 25%? 10%? Nessuna delle precedenti. Nell’anno 2011 il Comune di Pomezia ha differenziato solo il 5% dei rifiuti prodotti. Anche nel 2010 e nel 2009 la percentuale si aggira intorno a questa cifra confermando che Pomezia, a causa di chi l’ha mal “governata” in questi anni, è rimasta alla preistoria della gestione dei rifiuti.

Dall’analisi dei dati si possono comunque trarre importanti riflessioni: nel 2011 sono stati prodotti rifiuti pari a circa 41.480 tonnellate (di cui 39.377 tonnellate di rifiuti indifferenziati). Il dato che emerge è che la produzione pro-capite dei rifiuti a Pomezia è di circa 680 Kg/anno (la media nazionale è di 533 Kg, quella del centro Italia 600 Kg). E’ evidente che non è stato fatto nessuno sforzo da parte dell’Amministrazione per promuovere pratiche di riduzione dei rifiuti, sebbene abbia ricevuto dalla Provincia fondi da dedicare alle campagne informative. E’ altrettanto evidente che un servizio che funziona male non incentiva i cittadini a diventare virtuosi.  Sempre nel 2011, nei quartieri dove viene effettuato il servizio di raccolta “porta a porta” si riescono a differenziare il 39% dei rifiuti. Per contro, in tutto il resto della città, con la raccolta multimateriale stradale, si supera di poco l’1%.E’ evidente che il sistema delle campane stradali, o più in genere il metodo di raccolta multimateriale sia completamente inefficiente dal punto di vista del recupero di material”.

“La quantità di rifiuti differenziati con il sistema di raccolta “porta a porta” è più che raddoppiata dal 2009 al 2011, evidenziando che con l’esperienza va migliorando – ha proseguito il consigliere comunale – Sul fronte opposto, la quantità di rifiuti avviati al recupero di materia tramite campane stradali si è ridotta nel 2011 di oltre il 65% rispetto al 2009. I risultati della nostra “indagine” sono desolanti e dimostrano che chi ha amministrato la città in questi anni non ha voluto perseguire la via indicata dalla legge per la riduzione dei rifiuti. I dati dimostrano la bontà del metodo di raccolta dei rifiuti “porta a porta”, che molti cittadini di Pomezia, tramite la manifestazione della scorsa primavera e le risposte ai nostri questionari, chiedono a gran voce. Sarà impossibile che per fine anno si raggiunga il traguardo del 65% di differenziata ed è per questo che stiamo valutando le nostre prossime mosse per fare in modo che chi ha danneggiato la città paghi per non aver rispettato le leggi”.

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