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Digital love: la passione virtuale

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Quando lo smartphone diventa il “terzo incomodo”

L’utilizzo di internet ha accorciato le distanze tra le persone, eppure paradossalmente ci sta allontanando emotivamente gli uni dagli altri; l’avvento dei social network ha rivoluzionato ogni aspetto della nostra vita, le relazioni stesse si stanno modificando negli anni diventando sempre più “usa e getta”, e la velocità di conoscenza, crescita e fine di un rapporto è quasi patologica.

Emozioni che si esprimono attraverso un emoticon, sesso vissuto tramite video e foto hard, romanticismo esternato con link a canzoni su youtube, e frasi poetiche di autori dei quali nemmeno si conosce l’esistenza.

Notifiche, chat, foto, commenti, whatsapp, messaggi audio e video: il telefonino diventa un terzo incomodo che rompe l’intimità e spezza il filo del discorso distraendo continuamente la nostra attenzione, ci ritroviamo ad ignorare il nostro partner – o ad essere ignorati – per dare precedenza al cellulare.

Amore virtuale e fantasie: emozioni escluse

A quanto pare sembra più facile innamorarsi in chat, tutti bravi con le parole, sempre attenti e presenti con il messaggino: sono i nuovi Romeo e Giulietta.

Come primo input di aggancio c’è sicuramente la disponibilità all’ascolto, l’altra persona a differenza del nostro partner ci presta la sua attenzione ed è lì che insorge la “dipendenza” perché l’essere considerati è un bisogno fondamentale per il benessere mentale di ognuno, non possiamo farne a meno.

La storia cresce nel tempo con il sesso virtuale, quella passione che preme per esplodere ma che purtroppo, romanticamente deve restare nascosta, quindi si autoalimenta di desiderio immaginato; Oscar Wilde una volta ha detto che “l’attesa del piacere è essa stessa piacere”… e noi dietro allo schermo del cellulare ne abbiamo a volontà!

L’amore virtuale è una relazione emotivamente immatura, non c’è contatto fisico e soprattutto, non c’è la responsabilità quotidiana di doversi confrontare, di dover mandare avanti la casa, i figli, il lavoro: tutto molto bello e semplice, siamo ritornati adolescenti. Proprio questa è la spinta ad allacciare una relazione che non abbia neanche l’odore della progettualità e della responsabilità.

Infedeltà di coppia: reale o virtuale?

Tradire è diventato più semplice: basta un click, un “mi piace” ad una foto di una bella donna o all’amico dell’amica, un ex compagno di classe o una ex fidanzatina, ed ecco che inizia qualcosa che potrebbe cambiare il corso della nostra vita. Una facile occasione per passare il tempo, e si sta diffondendo a macchia d’olio anche tra gli ultra cinquantenni.

Ma il tradimento online è vero tradimento?

La Cassazione ha confermato e ampliato la sentenza del 2014 della Corte d’Appello di Bologna, sentenza storica che, per la prima volta ha equiparato il tradimento online a quello reale.

Si tratta della sentenza definitiva di una causa di separazione tra due coniugi: lui cercava incontri extraconiugali online, lei se ne è accorta ed è andata via di casa chiedendo la separazione e 600 euro di assegno al mese.

A quel punto il marito ha contro-denunciato la moglie accusandola di abbandono del tetto coniugale appellandosi al fatto che quel presunto tradimento non fosse stato consumato.

La Suprema Corte ha dato ragione alla donna ritenendo che le azioni dell’uomo avevano di fatto “minato la necessaria e reciproca fiducia tra i coniugi”.

Si tratta di una decisione che fa discutere perché in questo modo si giustifica e legittima quel che parrebbe un processo all’intenzione visto che, di fatto, l’adulterio non è stato commesso ma solo pensato.

Perché si tradisce online?

A ben guardare un tradimento online non è equiparabile a uno reale. Ciò perché manca il contatto fisico vero e proprio, i baci sono assenti, l’eros – se c’è – è solo immaginato.

Abbiamo letto che la legge lo considera vero e proprio tradimento, ma psicologicamente non è così per tutti e certi atteggiamenti vanno analizzati nel contesto in cui si creano.

Aspetti psicologici che ci spingono al tradimento online:

  • Bassa autostima

stiamo vivendo un periodo di grande stress e abbiamo bisogno di sentirci importanti;

  • Mancanza di attenzioni da parte del proprio partner;

ci sentiamo trascurati, non amati e un messaggino del buongiorno con il cuoricino ci mette allegria;

  • Falsa sicurezza

siamo padroni nelle nostre azioni, decidiamo noi se visualizzare o non visualizzare, se dare una risposta carina o chiudere la conversazione. E questo ci fa credere di poter gestire meglio i rapporti, di sentirci più sicuri, rispetto a quello che abbiamo con la persona fisica che è davanti a noi”;

  • Senso di colpa

Tradire online per molti non è tradimento proprio perché manca la componente fisica, quindi ci si sente quasi sollevati e senza colpa;

  • Idealizzazione

L’altro dietro lo schermo è proprio quello che vogliamo, e idealizziamo una persona che crediamo fortemente di conoscere, perché lui ci dice cose che non direbbe nemmeno alla madre.

Cosa possiamo fare?

  • Prendere consapevolezza degli effetti dell’uso eccessivo del cellulare è un buon primo passo, di seguito possiamo provare ad attivare una serie di strategie per riprendere l’intimità di coppia.
  • Mettere il cellulare sul tavolo quando siamo a cena fuori o durante il lavoro, è segnale che siamo disposti a ricevere contatti da altri a cui probabilmente daremo precedenza;
  • Spesso non possiamo spegnere il cellulare per il tipo di lavoro che facciamo, per i figli o per i genitori anziani: lasciamolo accesso e togliamo la connessione internet in accordo con il partner almeno durante le uscite e i momenti di intimità domestica;
  • I grandi amatori e le donne super sensuali che ci contattano, sono a loro volta persone sole che come noi stanno cercando compagnia: ricordiamolo!

Quello che sta accadendo qui e ora non si ripeterà mai più, diamogli attenzione!”.

Se volete raccontarmi le vostre storie per sciogliere insieme qualche nodo disfunzionale, scrivete all’indirizzo: psicologia@ilcorrieredellacitta.it

Vi aspetto.

Dott.ssa Sabrina Rodogno

Psicostress

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