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Disagi nelle scuole di Fiumicino: finestre aperte e alunni al gelo con plaid e piumini

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Bronchiti, bronco-polmoniti, faringiti croniche. Niente a che vedere stavolta con il Covid 19.
Vittime della extrema ratio di maestre un po’ troppo solerti, i piccoli alunni di una scuola elementare di Fiumicino, obbligati a fare lezione con le finestre spalancate, nonostante le temperature glaciali di questi giorni.

Disagi nelle scuole di Fiumicino: bambini al gelo con piumini e plaid

La domenica precedente l’apertura delle scuole, lunedì 10 gennaio u.s. una nota informativa della rappresentante di classe diffondeva la disposizione della Dirigente del plesso – che comprende anche una scuola media – nella chat dei genitori di una prima, consigliando di vestire i propri figli a strati e con abiti pesanti e proteggerli dal freddo con piumini e plaid.

Le segnalazioni dei genitori

«L’assurda situazione legata al Covid 19 ha portato in molti plessi scolastici del nostro territorio a lasciare per tutta la durata delle lezioni le finestre aperte per il rischio contagio dalla variante Omicron, nonostante il già pesante uso obbligatorio delle mascherine da indossare per tutta la durata delle lezioni – dichiara in un post Roberto Feola, padre di 3 bambini, tra cui una piccola di 7 anni affetta da asma cronica – Ora mi domando, con queste temperature, quanto sia folle questa decisione e mi domando soprattutto quanto dovranno pagare ancora i nostri piccoli per delle scelte così scellerate».
In un comunicato trasmesso al Sindaco Esterino Montino, Feola – che è anche il Presidente del Circolo Territoriale Fratelli d’Italia di Fiumicino – fa riferimento alle numerose segnalazioni e testimonianze che stanno giungendo in questi giorni da parte di molti genitori allarmati.
«Ciò nonostante l’appello dei pediatri del Lazio – prosegue il comunicato – che attraverso il segretario Patrizio Veronelli già due anni fa propose a livello parlamentare di investire sugli impianti di ventilazione e purificazione dell’aria, anziché, come è stato fatto, sperperare soldi pubblici nell’acquisto di banchi a rotelle che come sappiamo si sono rivelati inutili».

Disagi in tutto il litorale romano

Ma non è il solo Comune di Fiumicino e dintorni a manifestare questo disagio. Da moltissimi altri plessi scolastici di Ostia e Litorale romano arrivano continuamente segnalazioni di situazioni altrettanto paradossali e allarmanti di ragazzi che sono costretti ad andare a scuola febbricitanti e con le coperte.

Classi pollaio e al gelo a Maccarese

Su queste problematiche si sono espressi anche i consiglieri comunali Roberto Severini (capogruppo lista civica Crescere Insieme) e Vincenzo D’Intino (capogruppo Lega), a seguito delle lamentele di molti genitori rispetto alla carenza di spazi nel plesso succursale dell’Istituto Da Vinci di via Reggiani a Maccarese.

“E’ ora che Città Metropolitana si prenda a cuore le sorti scolastiche del territorio di Fiumicino. Non si può andare avanti così. In un periodo normale già sarebbero inaccettabili le classi pollaio, dove gli studenti sono stipati l’uno accanto all’altro – proseguono i due membri della Commissione Scuola –  ma nell’epoca segnata dalla pandemia è davvero inconcepibile andare avanti così.
Per onestà, dobbiamo ringraziare la Dirigente scolastica per la disponibilità ad ascoltare le lamentele,dei genitori, ma anche lei deve alzare le mani di fronte all’inadeguatezza delle strutture stesse. Da un parte l’utenza in aumento, dall’altra la carenza di spazi. Non solo, ma visto che il Da Vinci è l’unico liceo del territorio, già viviamo da troppo tempo l’impossibilità di poter far frequentare ai nostri ragazzi licei di Ostia e Roma, che spesso risultano già pieni.
L’unico Liceo di Fiumicino – per il quale in passato abbiamo già sollevato pubblicamente problematiche importanti – meriterebbe più rispetto, ed anzi lo meriterebbe l’intero territorio. Ma come consiglieri comunali non possiamo fare granché. Per questo sollecitiamo Città Metropolitana ad intervenire in maniera strutturale e programmata, per ridare dignità ad un territorio colpevolmente dimenticati”.

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