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Ecco cause e rimedi pratici per il gonfiore addominale

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La sensazione di gonfiore addominale può essere davvero fastidiosa e imbarazzante. Avvertire la presenza di un pallone al posto della pancia può peggiorare la propria quotidianità, rallentare le proprie normali attività e, spesso, rendere difficoltoso anche allacciare un paio di jeans! Niente paura, poiché non si tratta di un problema grave, anche se fastidioso. Vediamo cause e rimedi pratici per questo disturbo.

Perché avvertiamo gonfiore e distensione addominale?

Il gonfiore dell’addome è una fastidiosa sensazione di tensione circoscritta alla parte superiore o inferiore dell’ombelico, e spesso si accompagna a crampi, dolore diffuso o localizzato e meteorismo. Questa situazione è in genere il sintomo di un eccessivo accumulo di gas a livello gastrointestinale

Escludendo patologie specifiche, da approfondire con il proprio medico di fiducia, il gonfiore addominale può essere riconducibile ad alcune cause:

Ingestione di aria (aerofagia)

Quando la sensazione di gonfiore e pienezza compare dopo i pasti, la causa può essere l’ingestione di troppa aria mentre si mastica. Questa condizione compare spesso quando mangiamo e mastichiamo velocemente, quando parliamo mentre mangiamo: si tratta di abitudini dettate dalla fretta o dalla disattenzione. Frequentemente, il poco tempo a disposizione da dedicare al pranzo perché si ha un’attività lavorativa da concludere ci porta a ingollare un panino al volo in tutta velocità. la buona notizia è che si tratta di abitudini comportamentali che possono essere aggiustate.

Alimentazione disordinata

Bere bibite gassate e zuccherine può facilitare la formazione di gas intestinali, soprattutto a causa della fermentazione degli zuccheri a livello intestinale. Anche gli edulcoranti presenti in dolciumi, merendine e altri snack confezionati a livello industriale possono fermentare, provocando gonfiore e flatulenza.

Pasti eccessivi, soprattutto la cena

Alimentazione disordinata significa anche concentrare l’assunzione di cibo in pochi pasti, anziché organizzare cinque moderati pasti al giorno. L’ideale sarebbe suddividere l’apporto calorico tra colazione, pranzo, cena e due spezzafame a metà mattina e a metà pomeriggio.

Intolleranze alimentari

Se è presente una intolleranza al lattosio o al glutine, ad esempio, può ricorrere frequentemente il gonfiore addominale insieme ad altri sintomi, come nausea, crampi, mal di testa, spossatezza, stitichezza o diarrea.

Irritabilità intestinale con prevalenza di stitichezza

Molte persone soffrono di colon irritabile o intestino irritabile, spesso conosciuto come “colite”. Si tratta di una serie di sintomi, alcuni prevalenti, tra i quali proprio il gonfiore. Possono comparire anche stitichezza, diarrea, o un’alternanza tra le due (si parla di alvo alterno).

Stress e tensione

Si sente spesso affermare che l’intestino sia il nostro “secondo cervello”. infatti, Il nostro intestino è frequentemente bersaglio di ansia e preoccupazioni, poiché è in comunicazione con il sistema nervoso centrale, e in ogni situazione di aumentato stress, preoccupazione o stanchezza, il nostro organismo reagisce somatizzando e il tratto enterico lancia segnali ben chiari.

Queste situazioni possono causare un’alterazione della flora batterica intestinale, detta “disbiosi intestinale”. Ciò avviene quando si modifica il fisiologico equilibrio tra microrganismi benefici e microrganismi potenzialmente dannosi (detto eubiosi), che normalmente popolano il nostro intestino in pacifica coesistenza non solo tra loro, ma anche con l’ospitante umano, ossia il nostro organismo.

Gonfiore addominale e squilibrio intestinale: quale correlazione?

La mongolfiera che ci sembra di avere al posto della pancia può essere riconducibile allo squilibrio intestinale al quale abbiamo accennato poco fa. La microflora intestinale è un grande e complesso ecosistema, una folta vegetazione composta da numerose varietà microbiche (batteri, lieviti, protozoi…).

La microflora intestinale esercita non poche funzioni importanti per il benessere totale del nostro organismo. Per esempio, collabora con il nostro sistema immunitario creando una barriera contro i patogeni, concorre ad assimilare e produrre nutrienti come vitamine e minerali carenti nella nostra alimentazione e rilascia molecole utili per il benessere intestinale.

Ciascuno di noi possiede un microbiota intestinale composto da:

  • Un nucleo di specie batteriche comune a tutti noi.
  • Un nucleo di batterici unici per ciascuno di noi, il fingerprint batterico o impronta digitale batterica, che ci identifica proprio come accade con le impronte digitali. La varietà microbica per ceppo, specie e genererende la microflora un ecosistema complesso e dall’equilibrio delicato.

Può succedere che l’equilibrio o eubiosi si rompa, e che dunque anche la microflora intestinale si alteri. Possono verificarsi varie condizioni: possono proliferare i patogeni (patobionti) sui microrganismi benefici;possono diminuire numericamente i microrganismi benefici; può verificarsi una modificazione della diversità e della ricchezza microbicaalterazione della microflora intestinale. Ciò può provocare alcuni sintomi sgradevoli, tra cui la sensazione di gonfiore dell’addome.

Consigli pratici per ridurre il gonfiore addominale

per contrastare questa sgradevole sensazione, vediamo insieme alcuni consigli per il gonfiore addominale e il meteorismo.

ASSUMIAMO FERMENTI LATTICI AD AZIONE PROBIOTICA

È una tra le pratiche di salute in tutte le situazioni di gonfiore addominale dovuto a disbiosi intestinale, ma è anche un consiglio utile per contribuire al benessere intestinale anche in salute. I fermenti lattici con azione probiotica sono batteri vivi e vitali, ad azione positiva per l’intestino e il suo equilibrio, in grado di ripristinare la fisiologica microflora, che può essere alterata. Infatti, la flora batterica intestinale agisce su vari fronti. Ad esempio, indebolisce l’azione nociva dei patogeni; migliora la “funzione difensiva” della barriera intestinale; stimola il sistema immunitario.

I batteri che abitano il nostro intestino e che danno vita a quel complesso ecosistema che è la microflora sono molto numerosi e diversi per ceppo, specie e genere, ed è perciò importante integrare un’alimentazione equilibrata con l’assunzione di prodotti contenenti fermenti lattici di diversi ceppi, specie e genere perché agiscano sinergicamente e con una maggiore probabilità di colonizzare l’intestino, integrare i microrganismi mancanti e contrastare l’azione dei patogeni. 

BEVIAMO ACQUA, UNA TISANA O UNA CAMOMILLA CON EFFETTO CARMINATIVO (SGONFIANTE)

Un apporto idrico di almeno un litro e mezzo di acqua al giorno contribuirà ad ammorbidire le feci, favorendone l’espulsione e riducendo la sensazione di gonfiore spesso imputabile alla stipsi. Bere moderatamente una tisana al finocchio, alla malva o una camomilla tiepida può contribuire a ridurre meteorismo, flatulenza e gas intestinali, grazie alle proprietà carminative o riduttive del gonfiore addominale.

ATTENZIONE AL CONSUMO DI ALCUNI ALIMENTI

Tra i consigli di cucina, attenzione all’effetto di alcuni alimenti (sarebbe meglio evitare preparazione con cibi che possono dare fastidio). Per alcune persone, certi alimenti potrebbero promuovere il gonfiore addominale. Ad esempio, le crucifere (cavolo, verza, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo nero e rosso, cavolini di Bruxelles, broccoli, etc.), ma anche cipolle, cardi, peperoni, cetrioli e aglio. Lo stesso vale per i legumi come ceci, fagioli, lenticchie, fave, piselli, etc. Attenzione a non rimuovere totalmente le fibre vegetali di ortaggi e legumi dalla dieta, poiché utili a conservare il fisiologico transito intestinale. Inseriamo questi alimenti un po’ alla volta nella dieta, con regolarità e in piccole quantità, per abituare il nostro intestino a tollerarli meglio.

NON ABBANDONIAMOCI ALLA VITA SEDENTARIA

Praticare una regolare e modesta attività fisica, pur senza strafare, contribuirà ad agevolare la naturale peristalsi intestinale, facilitando l’evacuazione e riducendo la sensazione di gonfiore. Anche solo una breve passeggiata di mezz’oretta può davvero essere d’aiuto.

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