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Eleonora Croce: a soli 14 anni incide il suo primo album

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Eleonora Croce, cantante apriliana esordiente, è, a soli 14 anni già al suo primo album dal titolo: Solo mani.
Uscito venerdì scorso, il cd è pubblicato dalla casa discografica Ed. Airone Music Italy, che ha riconosciuto in Eleonora un vero talento.
Abbiamo già scritto in passato di questa baby-artista e della sua voce graffiante e potente e che sembra già adulta.

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La prima domanda sorge spontanea: Hai appena 14 anni e già sei al tuo primo disco. Che pensi di questo? Ti sei sentita pronta, quando hai varcato le porte della casa discografica? “Sono felice di aver ricevuto quest’opportunità così presto e mi ritengo molto fortunata.
Quando ho varcato le porte della casa discografica, ho provato un leggero senso di inadeguatezza, utile a mantenere sempre i piedi per terra…”

– Una esperienza esaltante, ma anche una piccola conferma del tuo talento. Parla dei tuoi studi di canto. “Attualmente studio canto con il Maestro Gioia Biasini. In passato ho studiato con maestri prestigiosi tra cui: Maria Ausilia D’Antona, Sally Moriconi, Suzanne Bungaard e Ida Decenvirale. Mi esercito diverse ore al giorno a casa e all’Accademia Musica&Musica di Latina, dove studio anche pianoforte con il M° Roberto Rogato.”

– Qual’è il tuo genere musicale, Amy Winehose? “Il mio genere musicale preferito e che mi si addice di più è quello della Black Music: il Soul, il Jazz, il Blues. Ma parallelamente a questi ascolto anche del sano Rock.
La musica italiana negli ultimi anni si è molto commercializzata perciò mi limito ad apprezzare i cantautori di un tempo, quali Battisti, De André, De Gregori, Pino Daniele, ecc. Dei nostri giorni stimo molto Fiorella Mannoia.
Premettendo che Amy Winehouse è una delle mie Artiste preferite, non credo di riconoscermi in lei ed in nessun altro. Credo di distinguermi, nel mio piccolo; cerco di seguire un percorso personale.”

– Progetti futuri, il tuo sogno nel cassetto? “I sogni sono tanti, ma bisogna sempre rimanere con i piedi a terra.
Vorrei portare un genere innovativo e quasi sconosciuto qui in Italia, contaminato, come dicevo prima, dalla Black Music.
Mi piacerebbe aver un seguito di persone che riempiono gli spalti di Sansiro, dell’Olimpico; vederle cantare assieme a me le mie canzoni. È bello sognare!
Calcare il palco di Sanremo non sarebbe indifferente, è il sogno di più o meno tutti i cantanti.”
Allora, noi facciamo i nostri più grandi auguri perché questi sogni diventino realtà e presto a questa ragazza assennata, intelligente e che decisamente sa quello che vuole e ci sta già lavorando per realizzarlo.
Marina Cozzo

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