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Emergenza Coronavirus: «Misure di contenimento almeno fino a Pasqua». Ristoranti, bar, attività: quando riapriranno

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Una serrata totale fino a Pasqua, ovvero almeno fino al 12 aprile. E’ questo quanto emerso dall’ultima riunione del comitato tecnico scientifico del Governo e confermato dal Ministro della Salute Speranza: «Nella riunione del comitato tecnico scientifico svoltasi stamattina (ieri, ndr) è emersa la valutazione di prorogare tutte le misure di contenimento almeno fino a Pasqua. Il governo si muoverà in questa direzione». Ma quella data è solo indicativa nel senso che a determinare il ritorno alla normalità sarà chiaramente l’andamento dei contagi ed evitare, come successo in altre circostanze, la cosiddetta “ondata di ritorno” ovvero una ri-esplosione del virus che potrebbe causare danni incalcolabili. 

Per questo, dicono gli esperti, anche ad emergenza finita si dovranno continuare ad osservare misure come la distanza di sicurezza o l’uso di mascherine. La sensazione è che comunque anche al 12 aprile la situazione potrebbe non essere poi tanto diversa, da qui l’idea, ancora da valutare, di estendere i provvedimenti restrittivi fino al 18 ipotizzando per maggio un lento e graduale ritorno alla normalità se ci saranno le condizioni. Virus permettendo chiaramente. 

Emergenza Coronavirus: cosa succede alla attività commerciali

Ieri il Premier Conte a El Pais ha dichiarato che una serrata totale delle attività produttive non «può durare troppo a lungo». Le prime attività a poter riprendere i lavori potrebbero essere quelle collegate alla filiera alimentare o farmaceutica ma non ritenute essenziali e quindi al momento soggette a chiusure. Poi, scrive il Corriere della Sera, ci sono quelle chimiche, a patto che riescano a predisporre misure di sicurezza per i dipendenti come la dotazione di DPI e le note distanze di sicurezza.

 

 

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