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Emergenza custodia animali domestici a Fiumicino: il rapporto completo

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Fiumicino, è emergenza custodia animali domestici. A fare il punto della situazione, attraverso un rapporto inviato al sindaco Esterino Montino, è la dottoressa Rosanna Sabella, Giornalista e Presidente dell’Associazione NON SOLO PETS Onlus.

Il presente rapporto viene stilato sulla spinta dell’emergenza relativa alla custodia degli animali domestici nell’area del Comune di Fiumicino.

Dopo due anni di intenso lavoro sul territorio il gruppo Facebook nato nel 2017 con il nome di Pets Angels, si è costituito come Associazione onlus NON SOLO PETS il 14 giugno del 2018.

In questo lasso di tempo sono emersi i seguenti fattori, che verranno elencati qui di seguito facendo riferimento all’ottimo Regolamento Comunale per la Detenzione e la Tutela degli Animali – che purtroppo non viene mai applicato.

Premesso che le problematiche e le criticità emerse si innestano in un tessuto sociale caratterizzato nella stragrande maggioranza dei casi da un basso livello culturale ed etico della popolazione dove gli animali da compagnia sono ancora oggi considerati semplici oggetti – esseri cioè  non senzienti –  (la frase: “ma è soltanto un cane!” arrivata alle nostre orecchie in molte circostanze la dice lunga sulla consapevolezza dei diritti di cui anche i quattro zampe dovrebbero poter godere in una società progredita e civile) il primo problema che abbiamo riscontrato è il malcostume dei cani lasciati uscire da soli nelle più svariate ore del giorno e della notte, con le immaginabili conseguenze. Nel migliore dei casi, i poveri animali si aggirano disorientati per la città mettendo in crisi gli automobilisti, i volontari e i comuni cittadini, costretti ad intervenire improvvisandosi accalappiacani  per evitare il peggio. Purtroppo mai alcuna sanzione è stata emessa – a quanto ci risulta – a carico dei proprietari maleducati e privi di coscienza civica. Questa grave omissione spinge i possessori di animali a reiterare il reato di cattiva custodia specificato nel Regolamento all’art. 8

Inutile – inoltre – sottolineare la presenza di deiezioni sui marciapiedi se i padroni del cane sono…a casa!

Abbandono di animali

1. È vietato abbandonare qualsiasi tipo di animale, in qualunque parte del territorio comunale, compresi giardini e parchi.

2. Chiunque sia stato sanzionato per abbandono o per maltrattamento di uno o più animali non può detenere animali a qualsiasi titolo. 

A dispetto delle norme i cani – anche di grossa taglia – trovati liberi ogni giorno – sono almeno una decina. La Polizia Locale – interpellata in varie occasioni – dal canto suo, si giustifica lamentando carenza di personale. Le Guardie Zoofile non si sono rivelate all’altezza del loro compito. E in ogni circostanza il rimpallo e/ o il conflitto di competenze non ha fatto che ostacolare le operazioni di recupero degli animali secondo la prassi.

Le indicazioni fornite dall’art. 14 del Regolamento Comunale restano ancora oggi purtroppo solo sulla carta.

“Chiunque rinvenga animali randagi, vaganti, abbandonati o feriti è tenuto a comunicarlo senza ritardo al Servizio Veterinario Azienda USL competente per territorio ed al competente Ufficio comunale per la tutela degli animali. ” per le ragioni sopra esposte. E spesso anche in ragione della pigrizia – o la latitanza – delle istituzioni, associazioni e autorità preposte – ivi compreso il citato Ufficio Comunale per la Tutela degli Animali – l’ottemperanza della norma di riferimento è impossibile.

La fuga – poi – e/o il ritrovamento di un animale pericoloso descritta nell’art. 15 prevederebbe immediata segnalazione al Servizio Veterinario e all’Ufficio comunale per la tutela degli animali. Di fatto – i cittadini spaventati si limitano a lamentarsi sui social consapevoli che nessuno interverrà. In parte hanno perso fiducia nelle istituzioni. Inoltre temono di doversi confrontare con proprietari aggressivi quanto e più dei loro cani. In alcuni casi veri e propri malviventi.

Non è una novità infatti che Fiumicino “ospita” da decenni diversi rappresentanti della criminalità – organizzata e non – che allevano molossi e molossoidi per i combattimenti e per lucro. O per proteggere impenetrabili “covi” – senza neppure un nome sul citofono (ove ci sia un citofono!) dove gli animali crescono senza mai uscire da quel recinto o cortile. Senza in molti casi neppure poter guardare fuori da quei cancelli blindati. Prigionieri condannati a vita! Un censimento potrebbe aiutare a fare un po’ di repulisti. (Da quanto non si fa un censimento a Fiumicino?)

E sono proprio la malavita – a nostro avviso – insieme alla scarsa educazione e istruzione – i primi nemici da combattere. Riteniamo non sia un’utopia sperare ancora in una Fiumicino di respiro internazionale, come la vicinanza dell’aeroporto più importante del mondo suggerirebbe, in grado di autogestirsi – da vero Comune autonomo – con saggezza e lungimiranza.

URGONO politiche sociali mirate. Attraverso il coinvolgimento delle scuole un primo importante passo avanti potrebbe essere compiuto impegnando e attirando i giovani in un settore e in una passione – quella per la Natura e gli animali – che li salverebbe da altre insidie. Prima fra tutte il dilagante fenomeno della droga.  Gli stessi studenti delle scuole potrebbero poi a loro volta farsi da tramite con le famiglie per sensibilizzarle al rispetto di ogni creatura vivente.

Campagne di sensibilizzazione – attraverso i media e non solo – potrebbero essere proposte sistematicamente all’attenzione dei cittadini. Nulla ad oggi sembra esser stato fatto in maniera seria in questa direzione.

Un lavoro incessante sull’educazione e l’istruzione – anche degli adulti.

Più corsi di formazione, più scuole e corsi serali,  – non solo per gli addetti ai lavori (Guardie Zoofile, volontari ecc.) ma anche per i comuni cittadini che non hanno avuto la possibilità di finire gli studi,  un maggior numero di eventi culturali alla portata di tutti… Si può fare!

Condizioni di detenzioni – Cattiva custodia

Quanto appena suggerito allevierebbe anche in buona parte le sofferenze di cani e gatti detenuti in maniera impropria. Molti, troppi appelli di chi scrive – relativi a cani tenuti in gabbie, in condizioni igieniche insalubri, all’addiaccio in balconi e cortili sporchi e angusti, anche sotto il sole torrido d’estate privi di acqua e cibo – o addirittura in gabbie sono caduti nel vuoto e rimasti lettera morta. I possessori di animali soffrenti, malati, abbandonati a se stessi nell’isolamento più tortale anche per giorni interi – non sono mai stati sanzionati come prevede l’art. 6 del Vostro regolamento che elenca nel dettaglio tutti i generi di maltrattamento, violenze e abusi.

Riteniamo non sia giusto neppure far soffrire le persone sensibili e costringerle a veri e propri tour de force nel tentativo di sostituirsi alle autorità competenti che si rifiutano di intervenire o alle associazioni presenti sul territorio che non fanno il proprio dovere.

SINERGIE

Tutto ciò detto, crediamo che solo l’unione tra le forze presenti sul terrritorio, una politica di vera collaborazione con i cittadini e le associazioni – le sinergie, in una parola, tra tutti noi che lavoriamo allo stesso scopo – nel caso specifico – la Protezione degli Animali – unita ad una politica onesta e trasparente che non fa sconti a nessuno – possa portare i suoi frutti. Anche a breve termine, se ci sarà la volontà di inziare questo percorso. A vantaggio di tutti.

dott.ssa Rosanna Sabella

 

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