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Energia, con lo smart working le bollette volano?

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Le bollette con lo smart working crescono eccessivamente? La domanda se la stanno facendo in tanti: per prima cosa bisogna distinguere tra bolletta elettrica e bolletta del gas. Per la prima, in realtà, non ci sono buone notizie: lo annuncia uno studio dell’Unione Nazionale Consumatori.

Secondo quanto stabilito da Arera, dal 1° luglio la bolletta dell’elettricità registrerà un aumento del 3,3% mentre quella del gas scende del 6,7%. Per una famiglia tipo significa spendere su base annua 14 euro in più per la luce e 55 euro in meno per il gas. Peccato che il risparmio sul gas rischia di essere illusorio: d’estate l’utilizzo è minimo, senza riscaldamento comunque la bolletta sarebbe più clemente.

Bolletta del gas in vista dell’inverno, come fare?

Le tariffe Arera valgono dunque per i prossimi 3 mesi, non interessati da basse temperature. Verosimilmente molte aziende però estenderanno lo smart working fino a fine anno, di fatto prolungando il lavoro da remoto nei mesi invernali. A quel punto rimanere a casa inciderà notevolmente sui consumi del riscaldamento. La maggior parte dei lavoratori passerà molte più ore tra le mura domestiche, adeguando dunque i consumi alle nuove abitudini.

In questo caso meglio muoversi per tempo, per evitare di dover correre ai ripari una volta arrivata la bolletta-salasso: come spiega la guida sul contratto del gas di Vivigas, sul blog “Vivipedia”, il cambio di fornitore gas è gratuito e quindi senza costi per il cliente. Non si verifica inoltre nessuna interruzione di servizio, dunque per l’utente non ci sono problematiche di sorta, una volta espletate le poche, necessarie pratiche burocratiche. In questo modo non ci saranno sorprese: un eventuale smart working invernale verrà programmato e gestito con maggior cura dal punto di vista economico.

Bolletta luce in aumento, occhio ai consumi

L’arrivo dell’estate e l’aumento previsto dall’Arera deve far scattare invece un immediato campanello d’allarme sui consumi estivi. Anche in questo caso lo smart working incide eccome sull’economia energetica: oltre all’utilizzo per molte ore – almeno le 8 lavorative – di condizionatori o ventilatori per cercare di sfuggire all’afa estiva, si utilizzano anche molti dispositivi elettronici.

Computer e cellulari bollenti per le chiamate dai manager devono rimanere spesso in carica, con il rischio di ricadute importanti in bolletta. Come ovviare ad una situazione che rischia di impattare sulle spese in maniera importante?

Meglio muoversi con la dovuta cura: il computer va lasciato in carica solo il necessario, se portatile poi può essere staccato ed utilizzato in giro per la casa o nella postazione preparata ad hoc. Non solo: molte ricerche stabiliscono che il condizionatore usato in modalità deumidificatore consente un risparmio energetico fino al 40%. Se possibile poi, nelle ore meno calde del mattino e dopo le 17, meglio spegnerlo, e aprire le finestre, sperando in temperature più miti. Per non farsi sorprendere dalle bollette meglio dare un’occhiata al contatore, o ancora meglio in presenza di app dedicata controllare periodicamente i consumi.

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