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Estate, con il gran caldo e le mascherine ricordiamoci di idratarci: ecco i consigli

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Noi siamo fatti essenzialmente di acqua, il principale componente del corpo umano, indispensabile per lo svolgimento di quasi tutte le reazioni biochimiche, nonché’ per la regolazione della temperatura corporea. L’acqua inoltre svolge un ruolo essenziale nella digestione, nel cervello, nell’assorbimento, nel trasporto e nell’utilizzazione dei nutrienti, agisce come lubrificante nelle articolazioni e nei tessuti, mantiene elastiche e compatte cute e mucose, ecc. A causa di queste sue importanti funzioni basta che perdiamo anche solo una piccola parte della nostra acqua corporea per mandare in crisi tutto il nostro organismo, quindi massima attenzione, soprattutto in questo periodo in cui in luoghi chiusi ed affollati, dobbiamo affrontare il grande caldo indossando le indispensabili mascherine, per proteggerci dall’ancora attivo ed insidioso COVID19. Con le mascherine infatti tendiamo a traspirare di più e quindi a disidratarci più rapidamente, ma sarebbe una follia toglierle, quindi teniamo le mascherine ma ricordiamoci di assumere il giusto quantitativo di liquidi, soprattutto se siamo anziani.

L’acqua? Impossibile da sostituire

La cultura mediterranea con la relativa dieta pone l’acqua pura al centro della nostra vita, ma  negli ultimi decenni ci stiamo abituando ad una alimentazione poco salutare e più industriale, in cui apporti consistenti di liquidi sono dovuti a bevande gasate, bevande energetiche, succhi di frutta, ecc. Bevande non solo non salutari, se consumate in modo eccessivo, ma anche straordinariamente ingrassanti in quanto spesso ricche di zuccheri semplici. Stesso discorso vale per le bevande a basso contenuto alcolico, consumate soprattutto dai ragazzi, ingrassanti ed a lungo andare nocive per il fegato e per la salute in generale. Ma attenzione anche agli integratori salini, compensano i composti che perdiamo con la traspirazione, ma non possono sostituire l’acqua che ci manca ed in alcuni casi possono favorire la calcolosi.

Un litro e mezzo d’acqua al dì

Il contenuto di acqua, in alcuni alimenti alla base della nostra dieta mediterranea, come verdura e frutta fresca, può arrivare a fino ad oltre l’85%, ma sono sempre più diffusi regimi alimentari ricchi di prodotti secchi (gallette, fette biscottate, grissini, biscotti, frutta secca oleosa, ecc.), in cui il contenuto di acqua può scendere anche sotto il 10%. Quindi salvo diverse indicazioni mediche (per specifiche e rare patologie) in generale, bisogna impegnarsi a bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Ma attenzione anche alle acque minerali che in alcuni casi possono avere un contenuto non idoneo (in eccesso o in difetto) di sali minerali. In presenza di patologie fatevi quindi sempre consigliare da un medico, anche se un nutrizionista può poi aiutarvi a verificare, tra le centinaia di tipi di acque in commercio (minerali o oligominerali) quelle più idonee rispetto alle raccomandazioni che avete ricevuto.

Frutta e verdura i migliori alleati

Insieme all’acqua, frutta e verdura rimangono comunque i nostri migliori alleati, perché ci riforniscono, in modo sano ed economico, oltre che di liquidi, anche di sali minerali e sono ricche di preziosi fitonutrienti. In tutti i media in questi giorni di gran caldo troviamo consigli per prevenire ed evitare la disidratazione acuta, ma non dobbiamo sottovalutare la disidratazione cronica i cui effetti sono molto meno conosciuti ma altrettanto dannosi. Se beviamo abitualmente troppo poco possiamo andare incontro non solo a problemi estetici come invecchiamento precoce della pelle rughe, ecc., ma anche favorire l’insorgere di disturbi come stipsi ostinata, dolori muscolari, secchezza delle mucose, fino a vere patologie come calcolosi urinaria, disturbi della vista (distacco delle retina e problemi al corpo vitreo ed al cristallino), malattie respiratorie, ecc. 

Chiedete i dettagli al Vostro medico o al Vostro specialista al prossimo controllo. Infine, ricordiamo che l’acqua è indispensabile anche per tutti i processi cognitivi. Le reazioni chimiche che producono i neurotrasmettitori e neuromodulatori nonché tutti i processi metabolici che eliminano le tossine dal nostro cervello e dal nostro corpo hanno bisogno di acqua. Stressati studenti sotto esame nelle sessioni estive, persone che svolgono una intensa attività intellettuale, ma anche tutti gli anziani, hanno bisogno di bere in modo adeguato al pari di chi fa pesanti lavori manuali sotto il sole. Negli anziani la disidratazione, soprattutto se cronica porta ad un calo di concentrazione e di memoria, ma riduce anche le capacità di esplorare l’ambiente, con il rischio di trovarsi disorientati e confusi. Insomma, a tutte le età bisogna bere un adeguato quantitativo di acqua, possibilmente acqua potabile dei nostri rubinetti, magari microfiltrata. 

Monica Grosso – Biologo nutrizionista

Se volete contattare l’Autore di questo articolo rivolgetevi al 3208942854 – monicagrosso1@tiscali.it

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