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Federico Perrotta e Valentina Olla: quando una risata cambia davvero la vita

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Insieme sulla scena e nella vita, uniti dalla passione per il teatro e la recitazione.

Federico Perrotta e Valentina Olla, protagonisti dell’ultima commedia teatrale di Pier Francesco Pingitore, “Nerone vs Petronio”, hanno fatto dei sorrisi e dell’ironia, quella garbata e sottile, il loro stile di vita sia sul lavoro che nel privato.

Quanto è importante per voi ridere?

Federico: “Ridere è la salvezza, è la risoluzione dei guai, la rottura di una routine drammaticamente appannata, è ciò che ci distingue da automi tristi e ‘potenzialmente pericolosi’, visto tutto quello che succede ogni giorno”.

Valentina: “È fondamentale, non potrei vivere senza ridere, è la cosa più preziosa ed economica che c’è. Ma far ridere è la cosa più difficile che c’è e farlo per mestiere è quasi impossibile. Ho quindi scelto un mestiere quasi impossibile, visto che rivesto sempre ruoli brillanti, ma mi rendo conto di quanto sia necessario far nascere il sorriso, perché forse nella vita quotidiana ce ne manca un po’”.

 

In che misura quello che accade ogni giorno può trasformarsi in una risata o in uno spunto per un nuovo spettacolo?

Federico: “Tantissimo. L’osservazione è il punto di partenza per una battuta nuova, per provare a sviscerare in chiave ironica un nuovo argomento, con il punto di vista di un quarantenne che ancora guarda con stupore tutto quello che gli succede attorno. La mia curiosità innata e il modo di vedere le cose porta poi inevitabilmente alla battuta o addirittura a un filone su cui creare un nuovo spettacolo”.

Valentina: “Ogni cosa che accade può essere vista in chiave ironica, senza mai scadere nel volgare o nell’offensivo, semplicemente guardandola da un punto di vista diverso, che ci fa alleggerire situazioni che altrimenti sarebbero davvero pesanti”.

A proposito di nuovi spettacoli, Federico e Valentina sono ora impegnati con le prove della commedia “See, vabbè!”, della quale non vogliono svelare i particolari. Riusciamo a sapere solo che è stata scritta da Alessandro Bonanni e Fabrizio Di Rienzo e che la regia è a cura di Felice Della Corte. Per il resto, tutto rimandato ad ottobre, quando andrà in scena al Teatro S. Paolo.

 

Ancora una volta recitate insieme: quanto vi piace farlo?

Federico: “Tantissimo, ma se da una parte è una cosa stupenda, perché tra noi c’è un affiatamento pazzesco, dall’altra è una condanna, perché in pratica non si finisce mai di lavorare. Terminato quanto si fa sulla scena, si continua infatti a casa, dove si discute sulle battute, su come sono state dette, su come si sarebbe dovuta fare una cosa piuttosto che un’altra… Comunque, se proprio devo essere sincero, non mi ci trovo sempre bene: a volte è una guerra in cui lei vince sempre! Stare in scena con me non è facile, sono piuttosto ingombrante, quindi lei si deve difendere per avere il giusto spazio. Questo a volte ci porta ad avere anche incomprensioni, battute velenose, commenti anche acidi che possiamo permetterci perché non siamo solo colleghi, ma anche marito e moglie. Ma questa ‘guerra’ trova sempre una pace, perché riusciamo a trovare il giusto equilibrio. So che Valentina mi ammira, la pecca è la mia, che non riesco ad ‘aprirmi’ completamente”.

Valentina: “Noi ci siamo conosciuti in scena, quindi – anche quando le nostre scelte ci hanno portato a unire pure la vita privata – non abbiamo potuto rinunciare a un feeling artistico, al percorso artistico che avevamo iniziato quando Biagio Izzo ci aveva scritturati per ricoprire il ruolo (galeotto, ndr) di marito e moglie. Abbiamo proseguito il percorso insieme, perché, nel bene e nel male, per noi è più semplice anche per la gestione della famiglia, di cui fa parte anche nostra figlia. È quindi più semplice gestire la bambina portandocela dietro: per noi donne, specialmente per chi fa un mestiere come il mio, non è facile avere cura dei figli. O li lasci a casa ogni volta che sei in tournée, oppure, come nel mio caso, riesci a trovare il modo di averli sempre con te. Noi, lavorando insieme, abbiamo questa possibilità. Anche se veniamo da due percorsi completamente diversi, io e Federico siamo molto in linea come gusto artistico. Ad unirci è soprattutto la risata, ma anche la musica e il ballo. Dei due il grande ballerino è lui, anche se ho iniziato la mia carriera come ballerina (in ‘Ciao Darwin’, ndr). Recitare con mio marito la trovo l’unica scelta possibile, non perché non potrei fare altro, ma perché è quello che voglio fare, visto che ho avuto la fortuna di incontrare un uomo che è un meraviglioso partner sia nella vita privata che sulla scena”.

 

Come l’hai conquistato/a?

Federico: “Non l’ho conquistata. Siamo andati a vivere insieme per necessità durante una tournée; non ci conoscevamo, eravamo stati presi per uno spettacolo di Biagio Izzo e interpretavamo il ruolo di marito e moglie, ma lei mi tradiva con il protagonista principale. Lei cercava casa, io avevo spazio in quella che avevo appena trovato e le ho proposto di venire insieme a un’altra amica. È iniziata con una grande confidenza: le raccontavo tutto, sogni ed esperienze, ma anche delle donne che mi piacevano. Quindi non ho cercato di conquistarla, perché pensavo fosse irraggiungibile per me, troppo bella, non l’avevo neanche lontanamente mirata. Poi invece è successo che nelle pause delle tournée lei mi chiamasse, chiedendomi se tornavo a casa, se doveva prepararmi la cena… come se fossimo davvero marito e moglie. Ma io non mi sono fatto illusioni fino a quando non c’è stato il primo bacio, credevo fosse una splendida amicizia e non volevo oltrepassare quel limite per paura di starci male se lei non avesse ricambiato. Quindi il primo passo lo ha fatto lei. E se è coraggiosa lo confermerà!”

Valentina: “L’ho conquistato mostrando la vera me stessa, pregi e difetti, no filtro, no Photoshop… anche perché il nostro rapporto è partito come colleghi, poi amici, poi…poi mi sono improvvisamente scoperta gelosa di lui e ne ero ormai cotta. Non avevo nessun interesse a conquistarlo e invece, sono stata conquistata!”

 

Qual è il vostro progetto oltre il teatro?

Federico: “Ne abbiamo tantissimi. Innanzi tutto abbiamo fondato una società di produzione, la UAO, Unità Artistica Organizzativa, con artisti indipendenti che si producono ormai da due anni. Grazie a questa iniziativa abbiamo vinto il premio come migliore start up creativa del 2017. Stiamo crescendo ogni giorno di più facendo un salto della filiera, passando da attore a produttore, con tutto ciò che ne consegue, a partire dalle responsabilità, dal fatto che siamo i primi ad arrivare e gli ultimi ad andare via fino al guadagno, che c’è solo se, una volta pagati tutti, rimane qualcosa. Quindi adesso comprendiamo ancora di più di capire quanto è dura fare questo mestiere in tutti i suoi aspetti”.

Valentina: “Attraverso questa società abbiamo fatto un accordo con più di 200 teatri per portare gli spettatori a vedere gli spettacoli a un prezzo fortemente scontato, grazie a grossi partner come Sky o Q8. È iniziato tutto con una coincidenza, che ha portato a risultati davvero ottimi: una convenzione tra i teatri italiani e aziende importanti che vogliono mandare i loro clienti a teatro usufruendo di una convenzione molto vantaggiosa”.

 

Descrivi con un solo aggettivo il tuo partner nella sua veste professionale.

Federico: “Sensibile. Lei è la sensibilità allo stato puro”.

Valentina: “Travolgente”.

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