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Fiumicino, educatrici e insegnanti precarie scendono in piazza: “Vogliamo la stabilizzazione”

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Fiumicino, 22 marzo 2018 – “Oggi è andata in piazza la rabbia e la dignità delle tante lavoratrici che mandano avanti gli asili nido e le scuole dell’infanzia del Comune di Fiumicino. Lavoratrici che pretendono il rispetto dei diritti e l’applicazione della legge. E che dopo la grande manifestazione di oggi si aspettano dal sindaco Esterino Montino una sola risposta: stabilizzazione diretta e immediata”.

Così Giancarlo Cosentino della Cisl Fp Roma Capitale Rieti dopo che oltre cento educatrici e insegnanti precarie del Comune di Fiumicino hanno incrociato le braccia e dato vita a una coloratissima manifestazione in Piazza Dalla Chiesa.

MAnifestazione

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La vertenza, aperta da mesi, è incentrata sulla mancata applicazione, da parte del Comune di Fiumicino, del Decreto Madia, provvedimento che prevede la stabilizzazione diretta del personale precario di asili e scuole dell’infanzia comunali, attingendo dalle graduatorie dei concorsi pubblici già svolti nel 2014. Si tratta di lavoratrici che in alcuni casi sono in servizio da più di 20 anni. “L’amministrazione si ostina a voler procedere con nuovi concorsi pubblici che però permettono soltanto la riserva dei posti al 50% per il personale precario già in servizio” spiega Cosentino. “La vertenza interessa oltre 100 insegnanti ed educatrici a tempo determinato, ma coinvolge anche il personale di ruolo, per le gravi condizioni lavorative legate alla carenza delle sostituzioni e alle condizioni precarie di alcune strutture comunali”.

“In media dal 2015 ad oggi il Comune di Fiumicino ha speso e continua a spendere oltre 5 milioni di euro l’anno per il personale a tempo determinato”, prosegue il dirigente sindacale. “La stabilizzazione diretta delle maestre pertanto non inciderebbe in alcun modo sul bilancio. Al contrario l’espletamento di nuovi concorsi sta già comportando un aggravio alle casse comunali con il pagamento degli straordinari ai dipendenti che hanno dovuto verificare i titoli di migliaia di concorrenti. Nei prossimi mesi, poi, il Comune dovrà sostenere ulteriori spese per organizzare le prove pre selettive per oltre 1700 concorrenti del concorso degli educatori di asilo nido, per non parlare poi delle commissioni d’esame. Spese che riteniamo inutili e superflue vista la possibilità prevista per legge della stabilizzazione diretta dei precari già in servizio. Per questo abbiamo già inviato nei giorni scorsi un apposito esposto alla Funzione Pubblica, alla Corte dei Conti e all’ANAC. Abbiamo chiesto in Prefettura, in occasione del tentativo di conciliazione, anche la comparazione dei costi tra le procedure concorsuali attuate dal Comune e la soluzione di stabilizzazione diretta da noi proposta, ma ad oggi non ci è pervenuta alcuna risposta”.

“Oggi, dopo la bellissima manifestazione che ha visto in piazza, oltre a educatrici e insegnanti, anche genitori, famiglie e i candidati sindaci alle amministrative di maggio, vogliamo che il sindaco Montino ci convochi subito. E che proceda immediatamente alla stabilizzazione diretta delle lavoratrici, così come prevede la legge”

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