Ha passato una settimana da incubo un ragazzo impiegato in un Hotel a Porto Rotondo in Sardegna, zona legata a recenti casi di Coronavirus legati alla movida. Ebbene da domenica è “chiuso nel suo alloggio aspettando il tampone” che però nessuno è andato a fargli, se non (forse) oggi a distanza di cinque giorni.
Stamattina aveva deciso, stremato, di sfogarsi su Instagram raccontando il suo calvario: dalla comparsa dei sintomi – “mal di testa, poi la febbre, la stanchezza, gusto e olfatto alterati” -, all’isolamento, fino ai disperati tentativi, andati tutti a vuoto, di farsi visitare da un medico o di mettersi in contatto con la Asl competente.
Poco fa finalmente, come comunicato dal ragazzo nell’ultimo aggiornamento postato, la comunicazione tanto aspettata: «Sono stato appena contattato da un medico della zona di Olbia entro oggi verranno a farmi un tampone».