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Fortitudo Basket Pomezia: Ogni sport deve avere pari valore, timori per il nuovo bando

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La Fortitudo Basket Pomezia esprime preoccupazione per il nuovo bando comunale che dovrà dirimere la non facile questione dell’assegnazione degli impianti sportivi alle società del territorio. “La nostra società – si legge in una nota del club pometino – può vantare una lunga tradizione sul territorio e non ha nulla in meno rispetto ad altri sport, soprattutto nei confronti del calcio. Al nostro attivo abbiamo infatti alle spalle oltre 15 anni di Serie A (oltre che a decine di tornei nazionali ed internazionali), senza contare che il basket, in Italia, è la seconda disciplina in assoluto per numero di praticanti; la nostra città ha poi ‘prodotto’ ben 25 atleti, ragazzi del nostro territorio, che sono arrivati, o militano tutt’ora, in Serie A. Perché allora puntualizzare tutto questo? Semplicemente perché abbiamo il timore che non tutte le discipline vengano considerate allo stesso livello a Pomezia e questa è davvero una sensazione spiacevole dato che a breve si dovrebbero conoscere gli esiti del nuovo bando aperto dall’attuale amministrazione. Non dare infatti pari valore alle varie discipline rappresenta un affronto verso i cittadini e, nel nostro caso, significa inoltre cancellare in un sol colpo la passione e l’affetto mostrati da tutti coloro che ci seguono da anni e che condividono con noi il percorso intrapreso legato ai sani valori dello sport. Restiamo quindi davvero perplessi – prosegue ancora il testo – sul modo in cui a Pomezia viene gestito lo sport ed è da tempo che ci facciamo diverse domande: perché questa amministrazione ha cambiato tre regolamenti in tre anni? Perché il bando dello scorso anno è’ stato annullato? E, ribadiamo, perché non si tiene conto delle associazioni che operano da anni sul territorio e non si tiene conto del fatto che diverse società negli ultimi 2 anni hanno cambiato Comune di sede? Uno dei principi di utilizzo delle strutture dovrebbe essere il radicamento sul territorio, ma forse tutto questo non interessa a chi ci governa. Speriamo allora, in virtù di quanto detto, di sbagliarci e che – conclude il comunicato firmato della Dirigenza – nella graduatoria tutto questo venga tenuto in considerazione”.

 

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