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FriP, il formaggio per i pazienti nefropatici è arrivato

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Frip, il formaggio consentito a chi non può introdurre alimenti ricchi di fosforo a causa di patologie renali severe è finalmente qui. Dopo decenni passati a desiderare di mangiare formaggio, i pazienti in dialisi e con gravi nefropatie potranno tornare a gustare questo alimento, frutto di un recente brevetto di Gianluigi Ardissino, specialista della Nefrologia, Dialisi e Trapianto pediatrico al Policlinico di Milano insieme ad Antonio Groppelli, imprenditore di prodotti caesari.

FriP, il formaggio libero dal fosforo

FriP è il formaggio fosforo free’. I latticini e in genere tutti i derivati del latte sono infatti alimenti ricchi di fosforo e per questa ragione proibiti ai pazienti nefropatici e in dialisi, soprattutto. Il fosforo, così prezioso per chi è in salute è un vero nemico per chi è in dialisi, dato che non viene eliminato dai reni danneggiati e tantomeno dalla dialisi.

I numeri di chi soffre di reni sono molto alti e i pazienti trascorrono quattro ore trisettimanali attaccati ad una macchina di dialisi, spesso per decenni. A volte anche per tutta la vita, se non arrivano a fare il trapianto. Quando tornano a casa sono molto stanchi per lo stress fisico e mentale che la depurazione extracorporea comporta. 

Le dure privazioni alimentari alle quali devono attenersi (oltre agli alimenti ricchi di fosforo bisogna introdurre pochissimi liquidi, sodio e pochi alimenti contenenti potassio come verdura e frutta, cioccolata, legumi) sono pesanti e la vita non è facile.

‘In mezzo a tante privazioni- aggiunge Ezio Belleri Direttore Generale del Policlinico di Milano – poter offrire un alimento sano invece che una pillola in più dà il vero senso del nostro mestiere: quello di fare ricerca, trovare nuove soluzioni ai problemi di salute e metterle immediatamente a disposizione delle persone’.

L’idea è stata quella di aggiungere calcio carbonato al latte per fare il formaggio, un chelante che ‘lega’ il fosforo facendo in modo che non venga assorbito.

Il prossimo passo sarà quello di utilizzare il latte proveniente dalle cascine dell’Ospedale per avviare una produzione autonoma del FriP a marchio Ca’ Granda, con filiera biologica, corta e garantita, supportando ancora i pazienti nefropatici dell’area milanese e lombarda.

Per ora qualche formaggio prodotto con la tecnologia FriP è disponibile in via sperimentale, grazie all’interessamento delle associazioni di pazienti. L’obiettivo, dopo questa fase di test, è rendere i prodotti a brevetto FriP disponibili su scala più ampia, per migliorare la qualità di vita dei pazienti con patologie renali. Una vera rivoluzione insomma.

FriP

Per informazioni sul brevetto e sulla possibilità di produrre il formaggio contatta il Technology Transfer Office del Policlinico di Milano

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