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Frosinone, pishing e frode informatica: dalle truffe un guadagno illecito di 125mila euro

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Frosinone. Scovata banda dedita al phishing e alla frode informatica. La Polizia di Stato arresta tre italiani originari di Frosinone. 125.000 euro, l’ammontare della somma truffata.

Nell’ambito della attività investigative volte a contrastare il fenomeno del phishing e della frode informatica, gli agenti del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni del Lazio hanno arrestato tre uomini – E. M. di 22 anni, M. C. di 28 anni ed E. C. di anni 57, tutti nativi e residenti nella provincia di Frosinone.

L’operazione è stata avviata a seguito della querela presentata dal responsabile di una società attiva su una piattaforma online che, nel denunciare un’intrusione informatica, ha segnalato di aver fornito le credenziali di accesso al proprio account di vendita, inserite in una pagina “login di accesso” che riproduceva quella originale.

Introdottisi nell’account poi, hanno iniziato a pubblicare falsi annunci di vendita di materiale informatico. In questi annunci, particolarmente convenienti, i truffatori modificavano i dati relativi al codice iban sul quale far confluire i proventi illeciti. Seguendo i trasferimenti del denaro, gli agenti sono riusciti ad intercettare i tre uomini, responsabili della truffa, in provincia di Frosinone mentre tentavano di ritirare denaro contante presso uffici postali della provincia.

Sequestrati, nel corso dell’operazione e della perquisizioni 16.000 euro in contanti oltre a conti correnti postali su cui risultano ancora depositati circa 15.000 euro. Si stima che i proventi dell’attività illecita compiuta dalla banda si aggira intorno ai 125.000 euro.

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