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‘Ghiaccio’, una scelta d’amore, il nuovo film di Moro e De Leonardis

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'Ghiaccio'

‘Ghiaccio’, o ‘la scelta giusta’, quella che ci fa stare in pace con noi stessi. Il  film di Fabrizio Moro e Alessio de Leonardis riconcilia con il cinema. Quello vero, lontano da tutte le retoriche, i manierismi, la voglia di piacere a tutti i costi.

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‘Ghiaccio’, il coraggio della scelta di cambiare gli eventi 

Scritto da Fabrizio Moro e Alessio De Leonardis, con la regia di Moro ai suoi esordi, ‘Ghiaccio’ non conosce atteggiamenti divistici. Il film dipinge uno spaccato popolare, quello della storica borgata romana del Quarticciolo con una vicenda cruda, brutale, vera, che parla d’Amore. E’ amore quello che si ha per le proprie radici, anche quando si rivelano scomode. E’ amore quello per la propria passione, quando ciò significa sacrificarsi, talvolta rimettendoci la vita.

Perché una passione ha il potere di cambiare il mondo. Se poi questa passione implica valori come la solidarietà, il riscatto personale che coinvolge i destini generali di altri diseredati ed il senso di appartenenza e di comunità che solo in borgata sono così forti e veri, la storia diventa un potente messaggio da tramandare alle generazioni future.

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Il nuovo film di Fabrizio Moro e Alessio De Leonardis esce al cinema il 7/8/9 febbraio; è prodotto da Francesca Verdini e distribuito da Vision Distribution.

In collaborazione con  Federazione Pugilistica Italiana, Sky, Rti e in associazione con Università Telematica San Raffaela di Roma. Il progetto ha il sostegno del Coni e di Sport e Salute Spa. La Federazione Pugilistica Italiana, grazie al prezioso lavoro della Tilt Srl di Silene Mosticchio, ha sposato subito il progetto diventando partner, congiuntamente al suo advisor Artmediasport di Gian Marco Sandri ed al Comitato Regionale Lazio FPI.

La fotografia è curata da Simone Zampagni, la scenografia da Gaspare De Pascali, i costumi da Magda Accolti Gil, il montaggio da Luigi Mearelli. La storia è nata in poco tempo, con una preparazione intensa e faticosa per il cast, composto da Giacomo Ferrara, Vinicio Marchioni, Claudio Camilli, Emanuele Propizio, Mauro Cremonini, Lidia Vitale, Beatrice Bartoni, Sara Cardinaletti, Valerio Morigi e Lorenzo Grilli.

De Carolis, la boxe come filosofia di vita

Sul grande schermo anche due special boxing guest: Giovanni De Carolis, Campione del Mondo WBA PRO del Pesi Medi, e Domenico “Mirko” Valentino, Campione del Mondo AOB e Campione Italiano PRO dei Pesi Leggeri. Grazie alla preparazione di Coach De Carolis, gli attori oggi continuano a praticare la boxe, sport e filosofia di vita utile per affrontare la quotidianità e le nuove sfide lavorative.

Le musiche originali sono di Fabrizio Moro. “Sei tu“, il brano che Fabrizio Moro presenterà in gara alla 72esima edizione del Festival di Sanremo e contenuto nel nuovo Ep del cantautore “La mia voce”, è parte della colonna sonora del film.

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‘La scelta di capire da che parte stare’

La storia è quella di un giovane figlio di periferia, una delle tante borgate di Roma anni 90 violentate dalla malavita. In questo contesto urbano popolare ai margini, ‘da dove vuoi scappare ma torni, perché ti senti al sicuro, li’ -cit- cresce Giorgio –Giacomo Ferrara– giovane pugile orfano di padre ammazzato per mano criminale che si allena nella palestra di quartiere. L’ascesa di Giorgio al titolo di campione è osteggiata dal boss che pretende il denaro dei debiti paterni.

La perdita del padre segnerà Giorgio per tutta la vita, ma sarà anche l’evento che, grazie alla solidarietà di Massimo – nel film Vinicio Marchioni nei panni dell’allenatore- diverrà il motore e la spinta che daranno una svolta al destino del pugile e di conseguenza a quello di tutta la comunità. Perché in borgata la vittoria di uno è la vittoria di tutti e ‘a volte il posto dove nasci ti obbliga a fare una scelta, a capire da quale parte vuoi stare’  

Vinicio Marchioni si è dichiarato conquistato immediatamente dalla metafora del ghiaccio, ‘non scontata’, dall’ umanità dei pugili, il senso di comunità e di riscatto . ‘Abbiamo acquisito la tecnica, l’odore del sudore, il male alle ossa. Come un attore il pugile si prepara da solo. Sul set siamo arrivati carichi, con la sicurezza di non essere degli ipocriti. Attraverso questo film parlavamo a tutti e non solo alla borgata’.

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‘Ghiaccio’, lottare per qualcosa per cui valga la pena

E’ proprio la scelta, il confine tra l’essere buono o cattivo, il tema del film; quella di piegarsi alle regole del più forte o di non perdere mai la speranza e lottare.

Per dirla con Massimo- che con la sua scelta d’amore permette al giovane di avere il coraggio di opporsi al giogo mafioso dei boss- ‘nella vita ognuno si sceglie la strada sua’. Si cade, semmai, per rialzarsi e lottare per qualcosa per cui valga la pena.

‘Il ghiaccio te lo devi guadagnare, è come il rispetto, è come l’amore’

Nel mondo lontano dalle luci del Centro, la scelta dei protagonisti affonda le radici nel dolore dietro la rabbia, che se ben canalizzata produce qualcosa di buono. La forza di cambiare gli eventi nel nome dell’amore, da vita ad un messaggio diretto alle generazioni future affinché conservino la speranza di credere in qualcosa. 

Una storia di speranza per le nuove generazioni

Un affresco dunque di una Roma che talvolta gli stessi romani non conoscono, con il ritratto di una borgata fuori dagli stereotipi della Grande Bellezza esportata oltre i confini capitolini e lontana dai cliché della retorica. ‘Ghiaccio’ restituisce a tutti un codice esclusivo, quello della romanità, il quale non tutti hanno onere e onore di avere nel dna e che difficilmente si comprende quando non si è nati a Roma.

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Un film che veicola senso, per dirla con Marchioni, che regala forza a chi si sente chiamato a raccogliere il guanto della sfida del non cedere alle avversità degli eventi e degli oppressori, per trovare in noi il coraggio di cambiare la realtà.

Verdini, Un set ‘green’

Un esperimento, ‘Ghiaccio’, per cambiare il cinema diventando ‘sostenibili’. Sul set- ha sottolineato Francesca Verdini ringraziando la Squadra- si è cercato di ‘cambiare abitudini’ perché il cinema diventi finalmente ‘green’.

 

 

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