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Green Pass, D’Amato propone il “cartellino giallo”: ecco cos’è e come funziona la novità

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Green Pass, D’Amato propone il “cartellino giallo”, ecco di cosa si tratta. Mentre il “sistema Lazio” in ottica di strategia della lotta al Covid sembra reggere l’urto di questa prima risalita di contagi, soprattutto sotto il profilo della tenuta del sistema sanitario, l’Assessore Regionale vuole mantenere alta l’attenzione. 

Covid, Lazio: la situazione

Nel Lazio ieri sono stati registrati 449 nuovi positivi ma dal punto delle ospedalizzazioni la situazione appare sotto controllo. Circa 10.000 invece gli attualmente positivi nel complesso ma solo 510 sono le persone ricoverate e 61 quelle che necessitano della terapia intensiva.

Approfondendo la situazione negli ospedali (Fonte: Agenas) il tasso d’occupazione delle terapie intensive è al 6% mentre l’area medica, ovvero i ricoveri non gravi, sono all’8%. Per il momento dunque, considerando che le soglie limite sono fissate rispettivamente al 10% e al 15%, il Lazio non è considerata zona a rischio, nemmeno per un eventuale passaggio in zona gialla.

Terze dosi, dosi addizionali e booster: le differenze

Dal punto di vista della campagna vaccinale sono già partite le somministrazioni delle dosi addizionali e di quelle booster (ovvero le terze dosi). In Italia, ad oggi, sono state somministrate oltre 300.000 dosi addizionali mentre quelle cd “booster” hanno quasi raggiunto la soglia dei 2 milioni. 

Le prime sono destinate, come precisato dal CTS, a persone particolarmente fragili quali “trapiantati e immunocompromessi”. Quelle booster sono invece utilizzate per aumentare i livelli di protezione a distanza del completamento del ciclo vaccinale e vengono effettuate con Pfizer o Moderna, indipendentemente dal siero utilizzato per le prime due (o una nel caso di J&j) dosi. 

Green Pass, D’Amato propone il “cartellino giallo”: ecco cos’è e come funziona

Ma per accelerare ulteriormente, tornando al Lazio, D’Amato propone una sorta di “sistema di alert” in grado di avvisare le persone circa la necessità di fare la terza dose. Questo perché si è creata confusione tra la durata del green pass e la terza somministrazione dando l’idea che i due periodi possano coincidere. 

In realtà non è così. La terza dose è destinata a coloro che abbiano completato il ciclo vaccinale da almeno 6 mesi. Da qui l’idea di far colorare di “giallo” il green pass al momento della scansione per ricordare al cittadino la necessità di procedere con l’ulteriore somministrazione

L’obiettivo è chiaro. Da un lato l’efficacia dei vaccini è stata dimostrata ampiamente specie contro malattia grave e decessi, dall’altro si è osservata una certa diminuzione (soprattutto per il contagio in sé) della copertura con il passare del tempo specie nei pazienti considerati più a rischio (come accaduto in Gran Bretagna e Israele ad esempio). 

Chi può fare la terza dose oggi in Italia

Chiaramente il tutto al netto della platea ad oggi destinataria della terza dose. Ovvero: i soggetti a elevata fragilità, gli over-60; gli ospiti e il personale delle RSA; i vaccinati con il monodose Johnson & Johnson che possono fare il richiamo con Pfizer o Moderna.

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