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Guerra Nucleare, il piano di sicurezza dell’Italia: cosa fare in caso di emergenza

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Guerra Nucleare? La psicosi da guerra nucleare avanza, e non è totalmente un psicosi, del resto. Infatti, nelle ultime ore, arriva anche la reazione dell’Italia alla minaccia atomica scaturita dalla guerra che si sta combattendo sul fronte ucraino. Ora il governo si prepara per stilare il nuovo Piano nazionale per la gestione delle emergenze nucleari. Per il momento, è resa nota solamente la bozza dell’esecutivo e alcuni consigli pratici in caso di disastro dovuto al conflitto.

La bozza del Nuovo Piano Nazionale

Draghi ha così firmato di recente il nuovo Piano nazionale per la gestione delle emergenze nucleari, e nel testo si trovavo anche dei consigli da mettere in atto in caso di minaccia nucleare. Tra le misure indicate dalla bozza non ancora ufficiale, compare il «riparo al chiuso», e si consiglia alla popolazione di «restare nelle abitazioni con porte e finestre chiuse e i sistemi di ventilazione e condizionamento spenti, per brevi periodi di tempo. Con un limite massimo ragionevolmente posto a due giorni».

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Monitoraggio contaminazioni

Si parla, poi, sempre nel documento ufficioso anche di «iodoprofilassi», e cioè il monitoraggio della contaminazione personale, il controllo della filiera produttiva e conseguente limitazione dell’importazione di beni e prodotti alimentari. Infine, il piano prevede anche tre fasi diverse a seconda dell’entità dell’ipotetico impatto nucleare prospettato dalla guerra.

Le tre fasi della guerra nucleare

Ma non è tutto. Il piano è tarato in base agli scenari possibili, suddivisi per gravità, ma anche in base ai diversi tipi di incidente che potrebbero innescare il disastro. Con differenze importanti tra un impianto posto, ad esempio, entro i 200 chilometri dal confine, uno oltre quella distanza e un altro per un incidente in territorio extra-europeo. Si parla, infine, anche di fase di transizione, l’ultima delle tre fasi previste dal piano, in cui scatterebbero le azioni di rimedio e di bonifica dei territori contaminati.

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