Home » News » ‘Hilla Von Rebay – La donna dell’arte’ di Luca Berretta in libreria

‘Hilla Von Rebay – La donna dell’arte’ di Luca Berretta in libreria

Pubblicato il
Hilla Von Rebay

‘Hilla Von Rebay  – La donna dell’ arte’, il nuovo libro di Luca Berretta- scrittore e architetto romano-. La vicenda di una artista appassionata e tenace, che ha di fatto cambiato il mondo dell’arte dando vita al celeberrimo Guggenheim di New York.

Hilla Von Rebay
Luca Berretta

Hilla Von Rebay- la donna dell’arte

Il primo incontro con l’autore si è tenuto ieri presso la libreria Feltrinelli di Piazza Argentina a Roma, dove sono intervenuti amici ed estimatori ad apprezzare la vicenda di Hilla, raccontata- e rigorosamente redatta a mano- nel secondo romanzo di Luca Berretta, edito da Morellini. La postfazione è di Claudio Strinati. Le letture in sala sono state a cura di Francesca Valtorta, con presentazione di Angelo Bucarelli

Luca Berretta, Francesca Valtorta e Angelo Bucarelli

Quale migliore occasione della Giornata mondiale contro la volenza sulle donne per parlare della protagonista di questo libro di Berretta. E’ una donna caparbia con un sogno ambizioso, Hilla Von Rebay, il cui ricordo è passato incredibilmente in sordina nel tempo, ma che, come afferma l’autore, merita assolutamente di essere riabilitato.

Soprattutto merita di essere fatto conoscere al pubblico per l’opera grande di cui la pittrice si è resa protagonista. Ma per la quale molto ingiustamente non le è stato tributato adeguato riconoscimento.

Da un trafiletto riportato su un giornale femminile riguardante la tedesca Hilla Von Rebay, Luca Berretta ha colto la forza e la determinazione di questa donna, che diverge da un percorso di tranquilla femminile routine borghese del tempo per inseguire un obiettivo rivoluzionario.

Hilla Von Rebay
con Livia Azzariti

Una donna non convenzionale

‘Hilla’ – racconta Berretta- ‘rifugge da un canone borghese della società di quel tempo’. Studia pianoforte, non è attratta da un’esistenza di moglie e madre. Viaggia e frequenta il Cabaret Voltaire di Zurigo, la Bernheim Jeune di Parigi, il rutilante mondo artistico della Berlino di un tempo e di Der Sturm.

A quei tempi Berlino era la città più in fermento d’Europa. Hilla entra a far parte di quel contesto vivace avvicinandosi ai più decisivi movimenti avanguardistici espressionisti di allora. Fu ‘un vero anello di congiunzione tra l’Europa e l’America’– cit

In una compagine storica densa di avvenimenti tragici – la guerra, l’avvento del nazismo-  sono molti i sodalizi con personaggi che determinano in modo decisivo la visione dell’arte e della vita di questa donna inquieta, colta e moderna.

L’amore per l’artista Rudolf Bauer e l’avvicinamento a Kandinsky, il trasferimento negli Stati Uniti fino all’incontro con Irene Guggenheim – che acquista due suoi dipinti- segnano la svolta di quella che definirà la sua vera e propria missione di vita.

Solomon Guggenheim e Hilla Von Rebay, insieme, cambiano per sempre la scena artistica americana acquistando opere nuove, provenienti dall’Europa. Kandinsky, Delaunay, Léger, Moholy – Nagy, danno – non tra poche polemiche- nuovo respiro al panorama artistico, finché non si rende necessaria la costruzione di un vero e proprio ‘tempio dell’arte’ per contenerle tutte.

Hilla Von Rebay
Frank Lloyd Wright, Hilla Rebay e Solomon R Guggenheim con il plastico del Guggenheim nel 1945

La nascita del Guggenheim

Solomon Guggenheim le da carta bianca, finanziando il più ambizioso progetto di architettura mai eseguito fino ad allora. ‘Un edificio a spirale, che tenda ad elevarsi, senza barriere né pilastri, che non somigli ad i soliti grattacieli newyorkesi’– racconta l’autore Luca Berretta.

E’ Wright l’architetto che da corpo a questa idea visionaria per contenere ‘l’arte non oggettiva’, ‘armoniosa organizzazione di colori e forme da apprezzare in sé, nella sua pura bellezza’, sosteneva Hilla.

La nascita del Museo Guggenheim nel 1959, del quale Hilla fu assoluta promotrice, è attraversata da rivalità e maldicenze che la riguardarono. Ella fu addirittura estromessa dal nascente direttivo del Museo, come il romanzo racconta, generandole immensa sofferenza.

Una fine non lieta per questa donna forte e visionaria, che ha comunque cambiato i destini mondiali. Ma, che grazie al suo sogno e alle vicende della sua esistenza narrate nel romanzo di Berretta, è reputabile quanto mai attuale, insegnando l’importanza di perseguire i propri obiettivi

Prossimi incontri con l’autore: 1 dicembre presso la libreria Bocca di Milano, 2 dicembre presso Dolp di Torino.

Impostazioni privacy