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Il leader di Forza Nuova non potrà più andare allo stadio: dovrà presentarsi in Questura ad ogni partita della Roma

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giuliano castellino

Continua a far parlare di sé Giuliano Castellino, il leader di Forza Nuova impegnato recentemente nelle proteste – di cui è capofila a Roma – contro il green pass e più in generale avverso i provvedimenti varati dal Governo per contrastare la diffusione del Covid. Ebbene, Castellino, oltre alle disposizioni già notificate a suo carico, si è beccato un ulteriore DASPO che gli impedirà, di fatto, di andare allo stadio per assistere alle partite della Roma, la sua altra grande passione dopo la politica. Un amore viscerale – e irrinunciabile – quello per la sua squadra del cuore tanto da spingerlo ad andare contro le regole stesse di Forza Nuova richiedendo il Green Pass (con il tampone, ma agli iscritti è vietato richiedere la certificazione verde pena l’espulsione) per assistere ad un match di coppa a fine agosto dei giallorossi. 

Roma, emesso dal Questore il DASPO sportivo “Fuori contesto” per Castellino Giuliano di 5 anni

Gli accertamenti svolti dagli agenti della Divisione Polizia Anticrimine, sulla base dell’attività d’indagine svolta dalla Digos capitolina, sono iniziati subito dopo le manifestazioni di protesta, in alcuni casi non autorizzate, organizzate per contestare i recenti provvedimenti governativi varati per contrastare la diffusione dei contagi da covid-19, con particolare riferimento all’introduzione del “green pass”.

A tali iniziative, ovvero alle manifestazioni organizzate a Roma in Piazza del Popolo il 24 luglio, il 14 e 28 agosto ultimo scorso, ha partecipato, e in taluni casi si è reso promotore, anche Castellino, nonostante fosse sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, con la prescrizione di non partecipare alle manifestazioni pubbliche senza l’autorizzazione della Autorità di P.S.

Il soggetto in questione ha preso parte alle iniziative anche incitando ad assumere un atteggiamento di ribellione rispetto al regime di restrizioni varato dal governo. In particolare, poi, nella iniziativa del 28 agosto, il leader di Forza Nuova, “nel fronteggiare i reparti schierati in assetto antisommossa, posti a protezione di Via del Corso, con l’obiettivo di sfondare lo sbarramento e raggiungere le sedi del Parlamento e del Governo italiano, ha incitato con veemenza i manifestanti ed è venuto  a contatto fisico con gli operatori di polizia, reiterando nei loro confronti le offese e le violenze, così come aveva fatto in precedenza”, fa sapere la Questura. Tutto questo era costato a Castellino una denuncia insieme ad altri.

I DASPO sportivi

Nell’analizzare gli atti, anche sulla base delle ricostruzioni della Digos,  e della visione delle accurate immagini realizzate dalla Polizia Scientifica, la Divisione Anticrimine ha ricostruito il profilo pericoloso dell’esponente di spicco del gruppo capitolino di “Forza Nuova”, già destinatario di due DASPO  sportivi, uno emesso il 28.07.2017 per la durata di un anno e un secondo provvedimento emesso il 06.12.2018 per la durata di due anni.

Sulla base di queste risultanze e  delle  recenti denunce per il reato di istigazione a disubbidire le leggi, delitto contro l’ordine pubblico, il Questore di Roma ha emesso nei suoi confronti il cosiddetto D.A.S.P.O. “Fuori Contesto”, misura di prevenzione atipica introdotta dall’ultima novella legislativa in materia di sicurezza pubblica con il noto D.L. 53/2019 convertito nella Legge 77/2019 che, estendendone il campo di applicazione, consente all’Autorità di Pubblica Sicurezza di negare l’accesso alle manifestazioni sportive a chi si sia reso responsabile di gravi fatti di reato che si sono verificati al di fuori dell’ambito sportivo o che non siano necessariamente ricollegabili ad esso.

La misura amplia le prerogative dei Questori, quali garanti della sicurezza pubblica, mettendo a loro disposizione uno strumento special preventivo a garanzia dell’obiettivo di impedire che soggetti condannati o denunciati per gravi reati, come quelli commessi da Castellino, possano riproporre condotte violente all’interno degli stadi, con ripercussioni di particolare rilievo sull’ordine e sulla sicurezza pubblica.

Niente più partite della Roma (per 5 anni)

Il divieto di accesso alle manifestazioni sportive notificato è stato adottato per la durata di 5 anni, con la prescrizione per lo stesso periodo dell’obbligo di presentazione all’Ufficio di Polizia competente in occasione degli incontri di calcio della squadra della “A.S. ROMA” per due volte nel corso di ogni partita. L’eventuale inosservanza del provvedimento comporta la sanzione penale della reclusione da uno a tre anni e la multa da euro 10.000,00 ad euro 40.000,00, oltre alla possibilità dell’arresto in flagranza di reato.

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