A Natale siamo tutti più buoni. E cerchiamo di risolvere i problemi di chi ne ha veramente bisogno, come Alessandra (nome di fantasia per tutelare la piccola), una bimba disabile di 6 anni che, attraverso la sua mamma, si è rivolta alla nostra redazione per raggiungere i sindaci di Pomezia e Ardea.
Alessandra infatti vive ad Ardea, ma va a scuola a Pomezia e la situazione va quindi a toccare entrambi i Primi Cittadini. Ma ecco quello che ci ha scritto.
“Cari Babbi Mario Savarese e Adriano Zuccalà,
sono una bambina disabile di 6 anni residente ad Ardea, ma che frequenta insieme ai due fratelli un istituto Statale nel comune di Pomezia. Mio papà ha un contratto part time e mia mamma è casalinga, non per scelta, ma perché la mia condizione purtroppo è invalidante anche per lei: le persone non vogliono assumerla, forse per paura o forse per altro… Viviamo tra mille difficoltà e quella economica non ci risparmia, neanche la mensa scolastica! Nonostante io abbia un comma 3 e dovrei essere esonerata dal pagamento della mensa, i miei diritti vengono calpestati perché frequento una scuola STATALE ma fuori Comune per poche centinaia di metri dal mio luogo di residenza, e quindi i miei genitori sono costretti a pagare la tariffa piena per tutti e tre, e credetemi che è tantissimo. Spero che due Babbi Natali riescano a fare di meglio di uno solo.
Con affetto,
Alessandra”
Noi della redazione de Il Corriere della Città giriamo questa letterina ai due sindaci, chiedendo di intervenire in qualche modo: si riesce a trovare una soluzione congiunta per questa famiglia?