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Incendio a Roma, l’ipotesi choc dell’omicidio-suicidio: la vittima aveva una profonda ferita al volto, il figlio una fiocina conficcata in un occhio

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Non si sarebbe trattato di un incidente o di una tragica facilità bensì di un piano premeditato, in particolare di un omicidio-suicidio. E’ questa l’ipotesi, non l’unica chiaramente, sulla quale sono al lavoro in questi minuti i Carabinieri per ricostruire quanto accaduto oggi a Roma in merito all’incendio scoppiato in un appartamento in Via di Grotte d’Arcaccio,148 vicino all’Eur.

All’interno della casa, lo ricordiamo, è stato trovato il corpo senza vita di una donna mentre il figlio è stato estratto in gravi condizioni dai Vigili del Fuoco e portato in ospedale. Le sue condizioni restano molto critiche.

Incendio a Roma, l’ipotesi choc dell’omicidio-suicidio

Nella casa devastata dal rogo sono tuttavia molti gli elementi rilevati incompatibili con un incidente domestico. La vittima è stata intanto rinvenuta con una vistosa ferita al volto mentre il figlio aveva una fiocina conficcata in un occhio. Inoltre la porta di ingresso è stata trovata chiusa dall’interno.

Tra le ipotesi in campo vi è dunque, come detto, quella dell’omicidio-suicidio. Che sia stato il figlio ad uccidere la madre per poi tentare di suicidarsi? Sicuramente è presto per dirlo ma è senza dubbio una delle piste più accreditate. 

Da capire, ancora, il nesso tra l’incendio e la morte della donna, se quest’ultima sia morta a causa delle fiamme o se, allo scoppio dell’incendio, fosse già priva di vita. Sul caso, chiaramente, vige il massimo riserbo. Seguiranno pertanto aggiornamenti.

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