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INPS, 600€ di bonus per Partite IVA e lavoratori autonomi: ecco come richiederli

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Sede Inps dove sono stati segnalati ritardi per il pagamento dell'assegno unico 2022

Canali telematici tradizionali per le domande per il bonus di 600 euro per gli autonomi, 60 giorni in più per la Naspi, le nuove regole per la cassa integrazione ‘estesa’. Arrivano dall’Inps le prime indicazioni pratiche sulle misure a sostegno di lavoratori, famiglie e imprese, previste dal Decreto Cura Italia. L’Istituto fa sapere che sta completando le attività necessarie di adeguamento delle procedure informatiche per rendere possibile l’invio delle domande di accesso ai trattamenti previsti. Ecco in sintesi le principali indicazioni.

PARTITE IVA E LAVORATORI AUTONOMI E PARASUBORDINATI: Le domande si potranno presentare attraverso i normali canali telematici.
Sfumata sembra quindi definitivamente l’ipotesi di un click day che aveva provocato polemiche nei giorni scorsi.
All’indennità possono accedere liberi professionisti con partita Iva, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, lavoratori agricoli a tempo determinato ed altri lavoratori iscritti negli elenchi annuali, lavoratori del turismo e per stabilimenti termali. L’Inps precisa che si valuterà per quanto riguarda i balneari. Per accedere al bonus non bisogna essere titolari di una pensione. Le indennità, spiega l’Inps non sono cumulabili e non sono riconosciute ai percettori di reddito di cittadinanza. LA CASSA INTEGRAZIONE’ESTESA’: Lungo l’elenco delle imprese che potranno far domanda, dall’industria all’artigianato. La domanda può essere presentata, con le consuete modalità, per periodi dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020 e per una durata massima di 9 settimane, utilizzando la nuova causale “COVID-19 nazionale”. Le aziende – sottolinea Inps – “non devono fornire alcuna prova in ordine alla transitorietà dell’evento e alla ripresa dell’attività lavorativa né, tantomeno, dimostrare la sussistenza del requisito di non imputabilità dell’evento stesso all’imprenditore o ai lavoratori. Conseguentemente, l’azienda dovrà presentare in allegato alla domanda solo l’elenco dei lavoratori beneficiari”. Le aziende inoltre “possono chiedere l’integrazione salariale per ‘Emergenza COVID-19 nazionale’anche se hanno già presentato una domanda o hanno in corso un’autorizzazione con un’altra causale.

60 GIORNI IN PIU’ PER NASPI DIS-COLL E DISOCCUPAZIONE AGRICOLA: Il decreto prevede 60 giorni di tempo in più per presentare le domande di indennità NAspI e DIS-COLL: il termine, dalla data di cessazione involontaria del rapporto di lavoro diventa così di 128 giorni. L’Inps fa anche sapere che verranno riesaminate le domande respinte respinte perché presentate fuori termine.
    Proroga a 60 giorni del termine anche per la presentazione delle domande di erogazione della prestazione NASpI in forma anticipata, e per l’adempimento connesso all’obbligo di comunicazione del reddito annuo presunto da parte di chi percepisce le prestazioni NASpI e DIS-COLL nelle ipotesi di contestuale svolgimento di attività lavorativa autonoma, subordinata parasubordinata. Infine, per le domande di disoccupazione agricola in competenza 2019 da presentarsi nell’anno 2020, il termine di presentazione è prorogato al 1 giugno 2020.

STOP VERSAMENTI CONTRIBUTI ANCHE PER QUOTE LAVORATORI: L’istituto ha chiarito che la sospensione degli adempimenti e dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali riguarda anche le quote a carico dei lavoratori.

Fonte: ANSA

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