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La Commemorazione dei defunti di Anzio e Nettuno diventa un caso nazionale

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Quest’anno la programmazione ufficiale del 2 novembre delle città di Anzio e Nettuno, (come allegato nel documento) non prevedeva la visita al Cimitero Americano, dove riposano 7861 soldati, morti durante lo sbarco alleato. Le visite istituzionali inserite sono:

Sabato 2 Novembre – Commemorazioni dei Caduti – programma cerimonie visite cimiteri e deposizioni omaggi floreali:mn
ore 09,30 – Anzio: Cimitero Civile;
ore 10,30 – Nettuno: Campo della Memoria;
ore 11,30 – Nettuno: P.zza Cesare Battisti Monumento ai Caduti; ore 12,30 – Anzio: P.zza Garibaldi, Monumento ai Caduti
 
La mancanza della consueta visita istituzionale dal programma dove riposano i soldati uccisi durante lo Sbarco, è stata sollevata da 4 consiglieri di opposizione del centro sinistra ed è arrivata sulla stampa nazionale con l’articolo del noto giornalista Clemente Pistilli su “La Repubblica”. A rispondere in prima battuta alle polemiche è Coppola che dichiara in merito: “La commemorazione dei defunti è una ricorrenza religiosa, non certo politica, ed è tipica della tradizione italiana. La maggior parte dei defunti che riposano nei cimiteri di guerra stranieri ospiti sul territorio comunale di Anzio e Nettuno non appartengono alla religione cattolica e non sposano la tradizione di commemorare i defunti e i caduti nella giornata del 2 novembre, al contrario dei defunti del Cimitero di Guerra che si trova in via Rocca Priora che ospita caduti italiani.” “ l’unica nostalgia che avvolge in questi giorni tutti noi è quella per i nostri cari che non ci sono più.”
 
Cosi il 2 novembre i due sindaci si sono recati anche al Cimitero Americano e al Campo della Memoria e sono stati immortalati in uno scatto che ha fatto il giro in poche ore, di diverse testate nazionali e pagine Fb. Il fatto è stato poi ripreso in un secondo articolo di Repubblica da Andrea Palladino, in cui il sindaco di Anzio dichiara alla domanda: “Lei è sicuro che durante la guerra si sarebbe schierato dalla parte dei partigiani?”
Io non lo so, rifletto su questo. Il fascismo è stato un problema serio con le leggi razziale e la guerra, ma nessuno può smentire che sia stato una regime di grande consenso”
 
Anche Enrico Mentana sul suo profilo Fb pubblica l’articolo di Open dal titolo: “Dopo Ascoli, Anzio e Nettuno. I sindaci commemorano i morti della Decima Mas” 
 
“I sindaci della Lega di Anzio e Nettuno rendono omaggio alla X Mas con i nostalgici del Duce”
 
Ad unirsi al coro la pagina del blogger Lorenzo Tosa, con più di 100mila utenti che dedica addirittura due post al caso, insieme a due pagine Israeliane. 
 
Una rassegna stampa, a cui il sindaco di Nettuno, ha risposto con una lettera aperta al direttore di Repubblica, che riportiamo qui di seguito:
 
Lettera aperta al Direttore di Repubblica
 
“Leggo con stupore l’articolo pubblicato sulle pagine dell’edizione romana del suo giornale, dal titolo “Il Sindaco omaggia i fascisti di Salò e ‘dimentica’ i soldati americani” a firma del giornalista Clemente Pistilli. L’articolo riporta una serie di falsità assolute sulle quali è impossibile soprassedere e accomuna al cerimoniale della Festa dei defunti e dei caduti di Nettuno, il comune di cui sono alla guida, eventi del recente passato, che hanno gettato fango sulla nostra città, dimostrando pregiudizio e meschinità nel ragionamento di chi scrive.
Compito del giornalista, Lei lo sa meglio di chiunque, è verificare le informazioni che riceve e in nessun caso prestarsi ad un’opera di disinformazione neanche quando è guidata politicamente da un gruppo di consiglieri di opposizione di centrosinistra, che pure ben conoscono sia il cerimoniale della Festa dei defunti che la mia persona.
La prima cosa da dire è che, nonostante quello che hanno scritto nel comunicato stampa che il giornalista Pistilli ha riportato senza verificare, la visita al Cimitero Americano era prevista e si è effettivamente svolta. I consiglieri di opposizione ben lo sapevano l’unico a non saperlo e a non verificarlo (bastava una telefonata) è stato il giornalista Pistilli.
Mi spingo oltre. Nessuna persona che mi conosca può pensare, dalla mia storia personale e professionale, che io possa avere una qualche forma di nostalgia o benevolenza per un periodo storico superato dalla storia, dalla guerra, dalla sofferenza di un popolo intero. In particolare i cittadini di Nettuno hanno sofferto, durante lo Sbarco di Anzio e Nettuno, delle pene immense che solo decenni dopo gli state riconosciute e gli sono valse la medaglia d’oro al Merito civile, per aver preso parte alla Resistenza ed aver contribuito alla sconfitta della dittatura in favore della Democrazia. 
Come ho immediatamente replicato ai consiglieri di opposizione, che non hanno avuto remore a sollevare un caso che porta sulla stampa nazionale il nostro Comune fornendone una rappresentazione inverosimile e offensiva, il cerimoniale a cui abbiamo dato seguito è quello da sempre concordato con il vicino Comune di Anzio (di cui Pistilli dimentica di fare menzione). Un cerimoniale che io ho ereditato e la cui filosofia è stata illustrata in una comunicazione sulla mia pagina personale, che chiarisce ogni dubbio sulla scaletta di visite e interventi ma che il giornalista Pistilli ha preferito ignorare.  
Pessimo infine, il riferimento all’episodio che ha riguardato Piero Cappellari durante le cerimonie dello Sbarco, quando io non ero ancora Sindaco e che certamente ha messo in imbarazzo tutta la città.
Egregio Direttore la stampa ha un ruolo fondamentale nella diffusione delle notizie, più in generale della cultura, della verità. Il giornalista Pistilli ha dato per certi fatti mai accaduti, ha fatto illazioni sulle mie personali convinzioni politiche dandomi del fascista e ha fatto credere a chiunque abbia letto quell’articolo che a Nettuno si vive un clima di nostalgia delle dittature e di revisionismo storico. Ma tutto questo è falso. La invito in Comune per conoscermi personalmente e se avrà il piacere di accettare la porterò sulle nostre coste, a vedere con i suoi occhi quello che questo territorio, questa popolazione hanno pagato in termini di sofferenza umana per la follia della dittatura. Nettuno è una città rinata dalle ceneri di un conflitto mondiale che ci ha regalato valori che per tutti noi sono sacrosanti: pace, democrazia, uguaglianza. Nessuno di noi può dimenticare cosa sia stata la guerra. Nelle nostre famiglie ci sono nonni, padri e madri, zii, cugini scomparsi. E nel giorno dei morti non facciamo politica né assurdo revisionismo, ma commemoriamo chi non c’è più. 
Insieme a tutte le Autorità del territorio andiamo presso i Cimiteri civili comunali, i Cimiteri di guerra italiani, presso il Cimitero Americano, il cimitero inglese, quello polacco e anche quello tedesco. Rendiamo omaggio a tutti i caduti, mettiamo fiori anche sulle tombe abbandonate e guardiamo con speranza ad un futuro che possa essere sempre migliore. Questa è Nettuno e nulla ha a che fare con quanto letto sulle pagine del suo giornale.”
 
Il Sindaco Alessandro Coppola

 

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