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La telecamera è spenta ma il microfono no: così una maestra si accorge che un papà picchiava la moglie a casa durante la lezione

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Didattica a distanza. Un nuovo modo di insegnare con cui migliaia di docenti in tutta Italia si sono dovuto confrontare per continuare le lezioni con gli studenti al tempo del Coronavirus. Stavolta però, la lezione in video conferenza si è rivelata utile ben oltre il mero aspetto culturale: ha permesso ad una mamma di uscire dall’incubo delle violenze domestiche perpetrate dal marito.

Donne aggredite: con la ‘quarantena’ forzata molte hanno smesso di denunciare

Sin dall’inizio dell’emergenza Covid-19 associazioni di settore, forze di Polizia e volontari hanno cercato di potenziare, seppur con modalità differenti date le restrizioni, il sistema d’aiuto a donne vittime di violenza, specie tra le mura domestiche. I dati raccontano di una vera e propria emergenza con denunce e segnalazioni crollate in certi casi anche del 50%. D’altronde la convivenza forzata rende tutto più difficile. 

Il caso di Milano: salvata grazie alla didattica a distanza

A Milano però, come riportato da Repubblica, è stata proprio la didattica a distanza a salvare una donna. L’insegnante di uno studente di seconda media era già a conoscenza della difficile situazione della famiglia; il nucleo familiare era gravato peraltro da un’indagine in corso proprio a seguito di una denuncia fatta dalla donna nei confronti del marito.

Aggressioni e maltrattamenti segnalati dalla donna alle forze dell’ordine nel febbraio scorso ma le indagini, in assenza di flagranza di reato, erano ancora in corso. Per questo però, quando la docente ha sentito le urla provenienti dalla “finestrella” in video chat dell’alunno (con telecamera spenta e microfono acceso, un caso?), seguite da rumori sordi e scomposti, non ci ha pensato due volte e ha dato l’allarme: quando i poliziotti sono intervenuti nella casa, un appartamento Aler regolarmente abitato, l’aggressione era ancora in corso. Il 48enne egiziano, con precedenti di Polizia, è stato così arrestato mettendo fine all’incubo della 40enne marocchina, moglie dell’uomo violento.
 

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