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Latina, rischio sismico: la città ospita la firma del protocollo d’intesa Federlazio-Ordine Ingegneri

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I terremoti, terribili, dell’Emilia Romagna e dell’ultimo 24 agosto nell’alto Lazio non possono esimerci dall’avviare un percorso di valutazione della sicurezza per tutti gli edifici che ospitano luoghi di lavoro realizzati senza l’adozione di criteri di progettazione antisismica. I vari eventi che hanno colpito in questi anni il nostro Paese, al di là delle vittime e dei danni provocati, hanno messo in evidenza anche l’elevata vulnerabilità delle costruzioni utilizzate ad uso produttivo, realizzate prima della classificazione sismica. Diventa dunque assolutamente importante accertare la sicurezza di queste costruzioni e individuare precisi interventi di prevenzione e protezione per garantire l’incolumità dei lavoratori e per contenere i danni umani e materiali di un eventuale terremoto. Lo scopo è quello di avviare un serio percorso di prevenzione in un territorio, come il nostro, dove insistono numerose aziende costruire con lo stesso criterio degli stabilimenti industriali che, in Emilia Romagna, subirono gravi e irreparabili danni alle strutture.

Prenderanno parte all’incontro:

  1. Il geologo Massimo Amodio che ci illustrerà e ci farà capire la nostra provincia come è stata classificata e di quale tipo di sismicità si parla;
  2. L’ing. Alberto Balsamo, docente presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II (Dipartimento di strutture per l’Ingegneria e l’Architettura) che tratterà il tema degli interventi sugli edifici industriali con criteri antisismici.

Interverranno: il Presidente di Federlazio, Antonella Zonetti e il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Fabrizio Ferracci.
Modera l’incontro il Direttore di Federlazio, Saverio Motolese

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