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Latina, risse in un bar: il Questore sospende la licenza per un mese e mezzo

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Mal frequentazioni e ripetute aggressioni in un bar, la Questura sospende la licenza per un mese e mezzo.

È accaduto oggi al Bar Florian di via Fratelli Bandiera a Latina, oggetto di un nuovo decreto di sospensione della licenza, emesso dal Questore di Latina e di una durata di 45 giorni, “in quanto pienamente sussistenti le condizioni di cui all’art.100  del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che consentono la sospensione delle attività commerciali qualora nel locale “siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose e che, comunque costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini”, allo stato perseguibile unicamente con l’impedimento della frequentazione della sala per un congruo periodo”.

Il provvedimento – spiega la Questura di Latina – si è reso necessario a seguito dell’intervento,  effettuato alle ore 23.50 del 13 ottobre dal personale della Squadra Volante della Questura di Latina. Alcuni residenti della palazzina che ospita anche il bar avevano chiamato le forze dell’ordine, raccontando di essere stati svegliati, poco prima, da ripetuti e violenti colpi sulla porta di ingresso e, dopo aver aperto, di essere stati aggrediti, malmenati, minacciati e coperti di ingiurie da alcuni giovani, i quali li avrebbero accusati di aver intenzionalmente lanciato dalla finestra di casa degli oggetti, danneggiando un’auto e ferendo un avventore del locale.

 

Durante questo episodio, l’uomo oggetto dell’aggressione aveva riportato un trauma cranico minore senza perdita di coscienza, dolore addominale, trauma fossa iliaca sx, contusione primo dito mano dx, contusione piramide nasale, con prognosi di giorni 7”.

 

Ma questo non è l’unico episodio in cui il Bar Florian è stato teatro di una violenta rissa.

Già nel maggio scorso l’esercizio pubblico era stato colpito da un analogo decreto di sospensione della licenza, per 30 giorni, provvedimento che si era reso necessario a seguito del noto grave fatto di sangue avvenuto nella notte del 15 aprile scorso, quando due giovani avventori sono stati violentemente aggrediti da un gruppo di cittadini stranieri (clienti dello stesso locale in evidente stato di ubriachezza), dopo essere intervenuti in difesa di alcune ragazze che erano in loro compagnia. Le immediate indagini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo pontino, avevano tempestivamente consentito l’individuazione e la cattura dei responsabili dell’aggressione, due cittadini romeni pregiudicati, tratti in arresto, in flagranza di reato, per rapina aggravata in concorso, lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale.

 

Nonostante il precedente periodo di chiusura del maggio scorso, numerosi sono stati gli interventi successivamente effettuati, soprattutto in orari notturni, dalle pattuglie della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri impegnate nel controllo del territorio, per effettuare interventi per lite o per musica ad alto volume presso lo stesso bar.

                     

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