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Manifestazione no-vax a Roma sabato 15 gennaio 2022: sit-in di protesta contro green pass e obbligo vaccinale

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manifestazione no-green pass a Roma, scarcerati Castellini e Aronica

Manifestazione no-vax a Roma: è guerra all’obbligo vaccinale. Lo annuncia Marco Liccione, a capo dei No Vax a Torino. Il motivo sarebbe la scelta del Governo di obbligare tutti gli over 50 a vaccinarsi. Liccione attualmente è positivo al covid, ma non appena si negativizzerà è pronto sfilare a Roma per protestare contro la scelta attuata. Liccione afferma che se il vaccino è così valido allora dovrebbe essere obbligatorio per tutti, non solo per gli over 50. E poi, commenta: “La multa di 100 euro non cambia niente, le persone non hanno nemmeno i soldi per piangere, figuriamoci chi pagherà. Si tratta di uno schiaffo morale a chi sta rischiando la vita”. Nel frattempo, a Roma si teme l’ombra della minaccia all’ordine pubblico.

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Manifestazione no-vax a Roma: il motivo

Come era lecito aspettarsi, l’obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni è stato decisamente male accolto dai no vax. La rabbia e l’ira dei cittadini contrari al vaccino impazza, proprio nelle ultime ore, sulle chat di messaggistica. E, nelle stesse, si pianifica un sit-in di protesta. Sono moltissime le manifestazioni organizzate dalla Commissione Dupre (Dubbi e precauzione), autoproclamata con a capo Carlo Freccero e il giurista Ugo Mattei: alcune ci sono già state, come quella dell’8 gennaio, altre sono previste il 15 dello stesso mese, altre, ancora, sono già pianificate per febbraio. Intanto, però, si teme che da proteste e sit-in si passi a qualcosa di più violento.

Lo spettro della violenza

Ma perché si temono episodi di violenza? Il motivo è semplice: ci sono i precedenti. Non è di molto tempo fa, infatti, l’assalto attuato dai no vax alla sede della CGIL. E, proprio nei suddetti gruppi virtuali, oltre alle manifestazioni ci sono vari messaggi di incitamento tanto alla violenza quanto all’odio. Si parla di armarsi e si fa riferimento a esperienze con la malavita. Il rischio più grande sono i “lupi solitari“. L’allarme viene lanciato dall’intelligence: ne parla proprio Luciana Lamorgese, ministra dell’Interno. Sono già stati messi in atto sequestri e perquisizioni, ma il timore resta alto.

 
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