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Maxi truffa a Latina: «Possiamo parlare con gli angeli». Minacce e raggiri, vittima consegna 4.500euro

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Sostenevano di parlare con gli angeli e che una di loro fosse una veggente: così una coppia di criminali ha truffato ed estorto denaro a una donna. Il fatto è avvenuto a Latina e si è protratto per diversi giorni. Quando questi espedienti non sono più bastati sono passati alle minacce vere e proprie. «Comportati bene, noi l’altra gente la squartiamo», queste, tra le altre, le parole che avrebbero rivolto alla vittima, una donna di Latina. Oltre che lei, i due criminali avrebbero minacciato anche i suoi familiari. Un gioco sporco con cui hanno sottratto prima 900 euro, poi hanno continuato fino ad arrivare a 4500 euro. I Carabinieri sono riusciti a finalmente ad arrestare Barbara Soster e Angelo De Petris, che espletate le formalità di rito, verranno trasferiti presso la Casa Circondariale competente.

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Sostenevano di parlare con gli angeli: l’inizio della truffa

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Latina, su disposizione del Sostituto Procuratore dott.ssa Valentina Giammaria, che dirige l’indagine, coordinata dal Procuratore della Repubblica dott. Giuseppe De Falco, hanno tratto in arresto Barbara Soster, classe 1970, e Angelo De Petris, classe 1993, entrambi accusati, a vario titolo, dei reati di estorsione, violenza privata, minacce, percosse, indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento e truffa continuata in concorso. I due hanno sfruttato la vulnerabilità e fragilità della vittima, una donna di Latina, a seguito di un incidente stradale, e hanno convinto quest’ultima che la Soster fosse una veggente in grado di parlare con gli angeli, convinceva la vittima a consegnare loro 900 € in contanti per la compilazione del modello di constatazione amichevole a seguito di sinistro. Non contenti, in seguito prima mediante artifizi e raggiri, dopo tramite vere e proprie minacce, destinate, oltre che alla donna, anche ai suoi familiari, somme di denaro via via crescenti, ammontanti a circa 4500 €. Alla fin sono arrivati a farsi consegnare una carta Postepay intestata alla vittima, con la quale sono stati operati movimenti non autorizzati per un ammontare di circa 650 € spesi in 12 giorni.

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L’arresto dei due falsi veggenti

Violenze nei confronti dei propri familiari, nei confronti dei quali la stessa vittima si è mostrata reticente fino all’ultimo, al punto di meditare di compiere gesti estremi pur di non rivelare loro la verità dei fatti e delle minacce ricevute: “Comportati bene, noi l’altra gente la squartiamo”, le avrebbero detto i criminali al fine di convincere la donna a consegnare, in una delle diverse occasioni, delle somme di denaro, oppure prospettando l’ipotesi che, a causa dei mancati pagamenti, la donna sarebbe andata in carcere e che quindi potesse veder revocata la potestà genitoriale. A nulla è valso il tentativo dei due di eliminare le tracce dei contatti avuti con la vittima, cancellando quindi le conversazioni avvenute sui social network ed eliminando altresì profili Whatsapp ed i propri contatti dai numeri salvati in rubrica. Le investigazioni dei militari dell’Arma hanno permesso di venire a conoscenza di tutte le condotte delittuose poste in essere dagli arrestati che hanno permesso dapprima di interrompere questa spirale di minacce e violenza, e finalmente di donare nuovamente serenità alla vittima. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, verranno trasferiti presso la Casa Circondariale competente.

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