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Mondo di Mezzo, sentenza d’appello: riconosciuta l’aggravante mafiosa ma pene ridotte

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E’ stata riconosciuta l’aggravante mafiosa nel processo relativo a mafia capitale. Massimo Carminati e Salvatore Buzzi sono stati ritenuti vertici di un’associazione mafiosa in appello ma si sono visti ridurre la pena rispetto al primo grado: Buzzi è passato da 19 anni a 18 e 4 mesi, mentre per Carminati la riduzione della pena è stata addirittura di 6 anni (da 20 a 14 e 6 mesi). Entrambi sono in carcere dal dicembre 2014.

La sentenza di primo grado, arrivata a fine luglio 2017, era stata impugnata dalla Procura di Roma nella parte in cui veniva rigettata l’esistenza dell’associazione mafiosa prevista dal codice 416bis penale a favore di un’associazione a delinquere semplice; oggi dunque Mafia Capitale, in virtù del verdetto della terza sezione della Corte d’Appello di Roma, può definirsi tale anche ufficialmente, sebbene, come visto, i due principali imputati si siano visti ridurre le rispettive pene.

“Roma finalmente ammette quello che ha sempre negato”, scrive l’Espresso. “A Roma dove Carminati e Buzzi, i Fasciani, gli Spada, i Casamonica sono conosciuti da tutti per il loro spessore criminale eppure negli anni sono riusciti a intessere rapporti con esponenti significativi della politica e della pubblica amministrazione, a fare affari indisturbati. Roma, una città che per troppo tempo ha scelto di non sentirsi in colpa perché corrompere è più digeribile”.

Insieme al loro altri 18 imputati su 43 totali hanno subito l’applicazione del 416bis, sei invece gli assolti.

“Questa sentenza costituisce un riconoscimento per l’ottimo lavoro della procura di Roma e per i carabinieri ed è un tributo per quei giornalisti d’inchiesta come Lirio Abbate che per primo hanno illuminato la realtà di questa organizzazione mafiosa”, è il commento dell’avvocato Giulio Vasaturo dell’associazione Libera, parte civile nel processo insieme alla Regione Lazio e al Sindaco di Roma Virginia Raggi. 

“Mondo di mezzo”, c’è Mafia: a Buzzi 18 anni e a Carminati 14

Mafia Capitale dunque c’e’ stata. La terza sezione della Corte d’Appello di Roma ha ribaltato oggi la sentenza di primo grado del processo sull’indagine ‘Mondo di Mezzo’ riconoscendo l’associazione per delinquere di stampo mafioso per alcuni degli imputati. Tuttavia c’e’ stata una riduzione delle pene: Salvatore Buzzi, il ras delle coop, dai 19 anni del primo grado, e’ passato a 18 anni e 4 mesi. Ancora piu’ corposa la riduzione per Massimo Carminati: nel caso dell’ex Nar si e’ passati dai 20 anni del primo grado ai 14 anni e sei mesi dell’appello. Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha voluto assistere alla lettura della sentenza: “E’ la conferma- ha detto- che il sodalizio tra imprenditoria criminale e una parte della politica corrotta, ha devastato Roma”. Lo riporta l’Agenzia di stampa dire. 

Procura: riconosciuta la nostra tesi

Abbiamo sempre detto che le sentenze vanno rispettate. Lo abbiamo fatto in primo grado e lo faremo anche adesso. La Corte d’appello ha deciso che l’associazione criminale che avevamo portato in giudizio era di stampo mafioso e utilizzava il metodo mafioso. Era una questione di diritto, evidentemente i giudici hanno ritenuto che la tesi della Procura fosse fondata”. Cosi’ il procuratore aggiunto di Roma Giuseppe Cascini, in aula assieme al pm Luca Tescaroli in applicazione ai sostituti procuratori generali Antonio Sensale e Pietro Catalani, dopo la sentenza sul processo ‘Mondo di Mezzo’. Quanto alle pene ridotte: “La legge che ha aumentato le pene per l’associazione di stampo mafioso e’ entrata in vigore dopo gli arresti- ha aggiunto- immagino la Corte abbia ritenuto che gli arresti abbiano fatto cessare l’esistenza dell’associazione e la pena da applicare fosse quella predente alla riforma. Cosa che ha una sua ragionevolezza”.

RAGGI: SENTENZA CONFERMA SODALIZIO HA DEVASTATO ROMA

Questa sentenza conferma la gravita’ di come il sodalizio tra imprenditoria criminale e una parte della politica corrotta abbia devastato Roma. Conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che bisogna tenere la barra dritta sulla legalita’. E’ quello che stiamo facendo e continueremo a fare per questa citta’ e i cittadini”. Cosi’ il sindaco di Roma, Virginia Raggi, dopo la sentenza d’appello del processo sul l’indagine Mondo di Mezzo.

MONDO DI MEZZO: ZINGARETTI, OGGI PAGINA NUOVA PER ROMA, GRAZIE A PROCURA E FORZE DI POLIZIA

“Oggi si scrive una pagina nuova della storia della nostra città.  Grazie alla Procura di Roma e alle Forze di Polizia per l’impegno e il lavoro di questi anni. Noi continueremo senza sosta per affermare in ogni ambito la cultura della legalità”. Lo scrive in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

 

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