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Multopoli Roma, danno erariale da 17 milioni: facevano sparire le contravvenzioni Vip, funzionari, poliziotti e Carabinieri

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Ci sono aggiornamenti circa l’operazione ribattezzata Multopoli a Roma, con la quale è stata smascherata una “prassi” conclamata (chiaramente illegittima) che consentiva a Vip, funzionari, poliziotti e Carabinieri di veder cancellate le multe a loro carico. Una vicenda in cui, ricorderete, era finito marginalmente anche il Presidente Claudio Lotito, la cui posizione era però subito stata chiarita. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, hanno prodotto ora le prime risultanze. 

Multopoli Roma, danno erariale da 17 milioni

I Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno quindi notificato un invito a dedurre emesso dalla Procura Regionale presso la Sezione Giurisdizionale per il Lazio della Corte dei Conti nei confronti di 5 dipendenti di Roma Capitale, chiamati a rispondere di un danno erariale di oltre 17 milioni di euro, derivante dall’illecito discarico di cartelle esattoriali connesse a violazioni al Codice della Strada. L’istruttoria trae origine dalla segnalazione che una funzionaria dell’Ente locale, allarmata dalla mole di discarichi effettuati al di fuori delle procedure ordinarie, ha presentato all’Autorità giudiziaria contabile, nonostante i tentativi dei suoi superiori di ostacolarla, anche mediante l’irrogazione di sanzioni disciplinari.

Multopoli Roma: così sparivano le contravvenzioni a vip, funzionari, poliziotti e Carabinieri

Gli accertamenti delegati al Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno smascherato un vero e proprio canale “parallelo” e “clientelare”, utilizzato dal 2008 al 2015 presso il Dipartimento Risorse Economiche di Roma Capitale a favore di un nutrito gruppo di debitori “privilegiati”. Ciò attraverso il blocco della procedura di riscossione delle sanzioni amministrative senza alcuna istruttoria o in mancanza dei presupposti di legge ovvero sulla base di documenti giustificativi fittizi. Per gli stessi fatti, lo scorso mese di gennaio, le Fiamme Gialle avevano eseguito il sequestro di conti correnti, immobili, autovetture e partecipazioni societarie, disposto dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta delle locale Procura della Repubblica.

Ecco chi sono i destinatari dei provvedimenti

Il danno ora contestato dalla Procura Regionale della Corte di Conti ammonta a oltre 17 milioni di euro. Nell’invito a fornire giustificazioni, l’Autorità giudiziaria contabile ha addebitato, oltre al danno patrimoniale derivante dal mancato incasso delle sanzioni, anche il danno “da disservizio”, quantificato in base agli emolumenti percepiti nel medesimo arco temporale dai responsabili, per aver rinunciato a “perseguire l’interesse pubblico mediante l’esercizio della potestà punitiva”, così compromettendo la funzionalità e l’imparzialità degli uffici di Roma Capitale.
I destinatari del provvedimento sono PELUSI Pasquale Libero (classe 1962), già Direttore del predetto Dipartimento, BOCCI Antonella (classe 1969), CIRELLI Laura (classe 1967), DEL VECCHIO Patrizia (classe 1964) e RONGONI Maria Rita (classe 1960).

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