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Niente Super Green Pass per i profughi ucraini che arrivano in Italia: “Faranno il tampone”

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Ardea, Sileri per una medicina più territoriale

Green Pass. Il numero esatto dei profughi ucraini in fuga dalla guerra verso l’Italia è ancora una incognita per il nostro Governo. La guerra prosegue imperterrita, le vittime si moltiplicano ogni giorni di più, e il nostro Paese si prepara ad accogliere chiunque abbia bisogno di aiuto durante questo periodo che definire difficile sarebbe un eufemismo. 

Gli arrivi in Italia con la guerra in Ucraina

E’ stata proprio ministra dell’Interno Lamorgese a sottolineare che il numero degli ingressi sarà davvero difficile da stabilire, nonostante tutti gli sforzi in merito. In totale, si parla in tutto di 7-8 milioni di persone che si rifugeranno in diversi Stati europei. Bisogna comunque considerare, in tutto ciò, che la pressione maggiore la avranno i Paesi che sono immediatamente confinanti con l’Ucraina.

Nessun Green Pass richiesto ai profughi

Alla discussione, poi, si è aggiunto anche Sileri, sottosegretario alla Salute, che ha aggiunto che non sarà richiesto il Green Pass ai profughi: “Lo status di rifugiato consente l’accesso alla nostra sanità, oggi o domani uscirà la circolare nostro ministero, verranno fatte tutte le procedure, compreso il tampone per chi arriva e verrà offerta loro la possibilità di vaccinazione”, ha detto a Rai Radio1, per l’occasione era ospite di Un Giorno da Pecora. Poi ha concluso: “Lo status di rifugiato non prevede l’obbligo del Super Green Pass. E’ chiaro che noi offriremo la vaccinazione, ma quello che serve alle persone che giungono da noi ora è un abbraccio”.

 

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