Home » News » Nuovo bollettino Covid, da settembre 2021 i dati dei non vaccinati separati da quelli dei vaccinati

Nuovo bollettino Covid, da settembre 2021 i dati dei non vaccinati separati da quelli dei vaccinati

Pubblicato il
coronavirus nel Lazio 26 aprile

Il monitoraggio e l’analisi della pandemia in Italia è pronto a “sdoppiarsi”. La novità che potrebbe essere introdotta a stretto giro, da settembre, è quella di avere numeri separati distinguendo tra vaccinati e non vaccinati. Si tratta di indiscrezioni riportate da Il Messaggero sulla base di fonti interne al Ministero della Salute. Tale meccanismo non sarebbe peraltro una novità assoluta dato che alcune Regioni, Campania, Sicilia e Veneto già lo fanno. Così come nel Lazio, con lo Spallanzani per diversi giorni ha pubblicato i bollettini quotidiani specificando i dati.

Dati Covid divisi tra vaccinati e non vaccinati: le motivazioni

Forti delle evidenze scientifiche, che vedono il manifestarsi della forma grave della malattia con percentuali molto più elevate nei pazienti non vaccinati, l’obiettivo è quello di comunicare in tempo reale l’efficacia della vaccinazione. Non solo. Distinguendo tra le due categorie si punta a convincere, proprio in virtù dei dati, gli indecisi imprimendo lo sprint finale alla campagna vaccinale che ha già raggiunto il 70% della popolazione. In un’ultima analisi si metterebbe un freno al dilagare delle fake news in merito all’emergenza sanitaria. 

Cosa dicono i numeri

Analizzando i numeri dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi negli over 80 ad esempio, secondo l’ISS si osserva che negli ultimi 30 giorni il tasso di ricoveri in terapia intensiva dei vaccinati con ciclo completo è ben diciassette volte più basso dei non vaccinati (0,4 vs 7,5 per 100.000 abitanti). Il tasso di decesso è invece otto volte più alto nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo (12,5 vs 1,6 per 100.000 abitanti). Sulla stessa falsa riga anche il rapporto della fondazione GIMBE. Quest’ultimo mette in evidenza (foto sotto) le differenze evidenti tra ospedalizzazioni, terapie intensive e decessi nelle due diverse popolazioni.

 

Impostazioni privacy